L'interpellanza n. 286 in consiglio regionale è stata presentata il 22 novembre 2010. Da allora i consiglieri dell'Italia dei Valori Alessandro Corazza ed Enio Agnola non hanno ricevuto alcuna risposta dalla giunta (così risulta dal sito della Regione). Il tema è quello dell'ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri nr. 3894 del 20 agosto 2010, emessa a seguito della tromba d’aria che il 23 luglio 2010 ha colpito 28 comuni della Regione Friuli Venezia Giulia. Tale provvedimento, valido fino al 31 luglio 2011, prevede che il commissario delegato per il superamento dell'emergenza sia autorizzato a derogare alle disposizioni contenute nella legge 27 marzo 1992, n. 257 riguardante “norme relative alla cessazione dell’impiego di amianto”, nonché deroghe al Testo unico sulla salute e sulla sicurezza sul lavoro (D.Lgs nr. 81/2008). I consiglieri Corazza e Agnola mettono in evidenza come "la ratio che sottende allo stato d’emergenza proclamato dall’ordinanza 3894 è quella di accelerare le procedure per lo smaltimento delle scorie di eternit, ma che queste non devono in alcun modo compromettere la salute dei cittadini, tutelata dall’Art. 32 della Costituzione". Tenuto conto del lasso temporale in cui potranno essere fatte valere le deroghe, gli interroganti denunciano che il Friuli Venezia Giulia possa diventare "un luogo dove poter smaltire l’amianto e i rifiuti pericolosi in deroga alla legge", rappresentando questo "un fatto gravissimo perché implica il rischio di una corsa allo smaltimento facile e quindi meno oneroso in Friuli Venezia Giulia, disattendendo importanti garanzie in materia di tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini e dei lavoratori". (Interrogazione segnalata da Lorenzo Lorusso).
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Friuli Venezia Giulia: deroghe "lunghe" alla normativa amianto approfittando dell'emergenza
Creato il 22 marzo 2011 da Gaetano61
L'interpellanza n. 286 in consiglio regionale è stata presentata il 22 novembre 2010. Da allora i consiglieri dell'Italia dei Valori Alessandro Corazza ed Enio Agnola non hanno ricevuto alcuna risposta dalla giunta (così risulta dal sito della Regione). Il tema è quello dell'ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri nr. 3894 del 20 agosto 2010, emessa a seguito della tromba d’aria che il 23 luglio 2010 ha colpito 28 comuni della Regione Friuli Venezia Giulia. Tale provvedimento, valido fino al 31 luglio 2011, prevede che il commissario delegato per il superamento dell'emergenza sia autorizzato a derogare alle disposizioni contenute nella legge 27 marzo 1992, n. 257 riguardante “norme relative alla cessazione dell’impiego di amianto”, nonché deroghe al Testo unico sulla salute e sulla sicurezza sul lavoro (D.Lgs nr. 81/2008). I consiglieri Corazza e Agnola mettono in evidenza come "la ratio che sottende allo stato d’emergenza proclamato dall’ordinanza 3894 è quella di accelerare le procedure per lo smaltimento delle scorie di eternit, ma che queste non devono in alcun modo compromettere la salute dei cittadini, tutelata dall’Art. 32 della Costituzione". Tenuto conto del lasso temporale in cui potranno essere fatte valere le deroghe, gli interroganti denunciano che il Friuli Venezia Giulia possa diventare "un luogo dove poter smaltire l’amianto e i rifiuti pericolosi in deroga alla legge", rappresentando questo "un fatto gravissimo perché implica il rischio di una corsa allo smaltimento facile e quindi meno oneroso in Friuli Venezia Giulia, disattendendo importanti garanzie in materia di tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini e dei lavoratori". (Interrogazione segnalata da Lorenzo Lorusso).
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