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Frizzi e Cuccarini nel tritacarne degli ascolti. Ventura verso Raiuno

Creato il 27 ottobre 2010 da Iltelevisionario

(di Marco Castoro - Italia Oggi) Fabrizio Frizzi e i suoi Soliti ignoti stanno uscendo con le ossa rotte nella sfida del sabato sera contro l’inaffondabile Maria De Filippi. Una sconfitta così pesante che si sta pensando di sostituire il programma di Raiuno con qualcos’altro. Ai piani alti della rete ammiraglia si sta cercando anche di ribaltare un’altra situazione critica, quella di Domenica In che si vede battuta dal contenitore concorrente di Canale 5, guidato dall’evergreen Barbara D’Urso. Lorella Cuccarini è su tutte le furie. Non sopporta il traino di Sonia Grey e vuole andare dopo Massimo Giletti che con la Arena è l’unico che sta andando a gonfie vele. Per il momento si è pensato a far arrivare un rinforzo alla Cuccarini: si tratta del principe Emanuele Filiberto. Per il prossimo anno, invece, si sta pensando di affidare lo spazio della domenica pomeriggio di Raiuno a Simona Ventura, ma senza Quelli che il calcio, il programma di Raidue che quest’anno ha subito diverse battute d’arresto.

NOMINE RAI. Nel cda di domani dovrebbe arrivare il pacchetto delle nuove nomine. Ma fino all’ultimo non si sa se riusciranno ad andare in porto. Anche perché ieri in viale Mazzini c’era un traffico di papabili da richiedere l’intervento di un pizzardone. Il nodo principale rimane quello di Raidue. Susanna Petruni aspetta da tempo di sostituire Massimo Liofredi. Ma forse dovrà attendere ancora un po’. Gli altri personaggi in cerca di poltrone sono Franco Ferraro, che dovrebbe approdare a RaiNews al posto di Corradino Mineo che andrebbe a dirigere Rai parlamento, mentre Gianni Scipione Rossi sembra destinato al gr parlamento. Ma non è da escludere che alla fine tra i due si decida di invertire le poltrone. Il caso Masotti insegna che non tutte le cause finiscono con la sconfitta dell’azienda di viale Mazzini.

LA PREDICA DI GERRY. Durante la trasmissione Io canto anche Gerry Scotti ha voluto fare la morale contro la tv del dolore sul caso di Sarah. Un’omelia tutta sua di cui se ne sentiva la mancanza. Chissà come saranno stati contenti i giornalisti di Matrix e del Tg5 che “sul pezzo” ci stanno lavorando a testa bassa da giorni e giorni.

MENTANA DRIBBLA IL CDR. Alla richiesta del cdr per un incontro sull’argomento delle consorziate, chiesto in una lettera datata 14 ottobre, il direttore del Tg di La7 ha risposto che non intende avere rapporti sulle questioni funzionali né con l’azienda né con il sindacato finché non si chiude l’accordo sull’uscita dalla solidarietà. Scrive Enrico Mentana: “Non mi sono ingerito nelle beghe sul nuovo orario e non attiverò canali di comunicazione in questa situazione. Dal giorno dopo l’accordo sarò con piacere a vostra disposizione”. Il cdr ha poi ricordato al direttore che per proseguire la trattativa per la chiusura del contratto di solidarietà bisogna riconoscere un numero di esuberi tra i giornalisti.

QUANDO LO SPOT FA DANNI. Che fine ha fatto quell’immagine gioiosa e da sballo di Mirko Vucinic che faceva le smorfie davanti alle telecamere? Sono bastati pochi mesi per farla svanire nel nulla. Ora quando il calciatore gioca (poco) e segna (soltanto contro l’Inter) sfoga la sua rabbia sui cartelloni pubblicitari. Tra l’altro si dice che possa cambiare maglia a gennaio (non a caso non ha ancora messo piede in una partita di Champions). Che cosa è successo? Il montenegrino è diventato una mosca bianca nello spogliatoio. Nel reality Roma è come se fosse sempre lui il nominato dal gruppo. Tutto cominciò con la lite in campo con Simone Perrotta in Roma-Sampdoria. Poi gli arrivi di Adriano e Marco Borriello, ben più pagati di lui, hanno contribuito a renderlo isterico. Ma come – si è chiesto Vucinic – io ho dato tanto alla Roma eppure il mio ingaggio non cresce perché c’è il tetto salariale, mentre loro freschi freschi si beccano più soldi. Perfino lo spot realizzato con Sky per lanciare la serie A, quello con i due Cassano, che l’ha visto tra i prescelti, ha creato malumori nello spogliatoio. Qualcuno (Totti? De Rossi?) si è risentito perché sperava di parteciparvi, in quanto più uomo immagine di Mirko nella Roma. Tuttavia Sky ha scelto ancora il montenegrino per la presentazione del derby del 7 novembre, assieme al laziale Mauri, in una scena di Romanzo criminale… Forse la prossima scena della saga del crimine si girerà dentro gli spogliatoi di Trigoria. Ditelo a Sky.

MA SI SA CHE PUBBLICITÀ FA MALE AGLI SPORTIVI. Un po’ tutti ne hanno pagato dazio con la fortuna. Forse a causa dell’invidia dei colleghi e della gente comune. Sta di fatto che quando uno sportivo recita in qualche spot diventa subito testimonial di sfiga. Qualche esempio? Valentino Rossi, Gigi Buffon, Ciro Ferrara, i nazionali del rugby, che da quando si sono scoperti dei divi non imbroccano più una partita, tanto che la collezione di cucchiai di legno aumenta di anno in anno. Per non parlare di Federer che ora le rasoiate le prende sui campi da Nadal. Un altro caso è rappresentato da Andrew Howe che a forza di cercare merendine nel distributore ha perso di vista la pedana. Ovviamente sono soltanto coincidenze. Gli sportivi sono più forti della superstizione. Inoltre ci sono gli introiti degli spot che spezzano ogni sortilegio. Sta di fatto che anche Francesco Totti, ora che è diventato Franceschino, se continua così finirà che un suo gol costerà un centesimo. Quanto un sms.



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