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From friends to loverS: due mini review

Creato il 06 giugno 2015 da Anncleire @anncleire

Un’altra delle mie fisse sulla romance, oltre ai matrimoni combinati che diventano reali, è quella dei migliori amici che finiscono per mettersi insieme. Credo che un po’ sia colpa di fallsofarc e di quella famosa estate 2012 in cui abbiamo letto e ci siamo consigliate il mondo. La ricordo con un affetto e una nostalgia particolare quell’estate, perché è stato il momento in cui il mio sgangherato blog ha iniziato a prendere il via e in qualche modo assurdo ho conosciuto i membri di quella banda, La Banda dei Read Along, che mi ha riempito la vita nell’ultimo anno e mezzo. So quando mi capitano a tiro mi ci fiondo ad occhi chiusi. Ho deciso di scrivere due mini recensioni perché ne ho diverse in arretrato e questi due libri non mi sono particolarmente piaciuti… sto parlando di:

- The Virgin Romance Novelist di Meghan Quinn che ha ottime recensioni, che lo definiscono una bella commedia romantica, ma che mi ha lasciato molto interdetta, soprattutto sul finale

- Sincerely, Carter di Whitney G. da cui mi aspettavo sicuramente di più, una di quelle storie che hai sentito e risentito, ma che non stufano mai.

From friends to loverS: due mini review

Love isn’t easy and love isn’t kind; love is something you sacrifice everything for in the hopes that maybe, just maybe, there is a person in this world who will accept you for who you are.

Rosie Bloom vuole scrivere un romanzo d’amore. Questo non dovrebbe essere un problema, ma se hai ventitré anni e sei vergine e i tuoi unici esempi sono gli harmony anni ottanta, le cose diventano abbastanza complicate. Rosie non ha assolutamente idea su come scrivere una scena erotica, visto che manca totalmente di esperienza.  I due migliori amici di Rosie, Henry e Delanay la incoraggiano a smettere di sognare e fare esperienza nella pratica, passando per ogni aspetto del flirt con appuntamenti al buio, profili su siti di incontri online e scappatelle random. Ma perdere la sua verginità può essere più difficile del previsto…

Non posso dire che abbia odiato questo libro, ma neanche che mi sia piaciuto. L’umorismo della Quinn è certamente molto efficace con bellissimi aneddoti degni di una sfigata cronica, che si perde nelle lezioni di flirting con il suo migliore amico, quel fusto bellissimo di Henry. Migliore amico per modo di dire, perché diciamocelo certi comportamenti sono a dir poco sospetti e Rosie è l’unica che non si sia accorta degli sguardi languidi di Henry che vorrebbe saltarle ogni volta che entra in una stanza. E d’accordo che i ragazzi in fondo sono come noi, ma i comportamenti di Henry sono assurdi. Non puoi fare il latin lover e andare dietro a tutto ciò che cammina ed è dotato di tutte le parti giuste per essere considerato una donna e poi proclamare il tuo amore imperituro a Rosie. Devo anche dire che un ragazzo lo avrebbe detto subito. È raro che se lo tengano dentro per più di qualche mese, anche quelli più sensibili. Nessun uomo sta lì a cincischiare se prova qualcosa, è un dato di fatto, preferisce essere rifiutato che chinare la testa. Le scelte del “è meglio essere suo amico che non averlo nella mia vita” sono tipicamente femminili. Sono le donne che si struggono nei dubbi e nella scarsa fiducia in sé stessi. Questo mi ha lasciata perplessa, come pure gli incoraggiamenti a buttarsi nella mischia. Ci sono stati degli episodi che al contrario mi hanno colpita favorevolmente, ma alla fine Rosie risulta un personaggio caricaturale nella sua inesperienza, quasi troppo forzato. Insomma damn it, siamo nel 21esimo secolo, non credo che ci si possa nascondere dietro una famiglia chiusa e intransigente per giustificare la totale mancanza di conoscenza in campo sessuale di Rosie, che comunque ha vissuto per anni con Henry e Delanay che di certo non si sono risparmiati in quanto ad exploit sessuali. Anche il lavoro alla rivista per gatti, con il gatto bullo mi hanno lasciato alquanto perplessa. Ok Henry nel suo essere totalmente fuori dal mondo e un maiale conserva anche dei momenti molto dolci, ma che non lo giustificano minimamente per le ultime scene, per cui io non lo avrei mai e poi mai perdonato, a mazzate ai gioielli di famiglia lo avrei preso. Insomma le risate non sono state all’altezza di una storia che falla da tutte le parti.

Il particolare da non dimenticare? Una banana *smirk*

From friends to loverS: due mini review

From friends to loverS: due mini review

Solo amici. Siamo solo amici. No, davvero. Lei è solo la mia migliore amica…

Arizona Turner è stata la mia migliore amica fin dalle elementari, anche quando “ci odiavamo”. Siamo stati lì uno per l’altro per i primi baci, le prime “volte”, e siamo stati la costante l’uno dell’altra quando le relazioni sentimentali diventavano dei disastri. (Siamo anche andati in dei college a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro…). Durante tutti questi anni non abbiamo mai superato i confini dell’amicizia. Non ho mai pensato di farlo. Non ho mai voluto farlo. Finché una notte non ha cambiato tutto.  O per lo meno avrebbe dovuto… Solo amici. Siamo solo amici. O almeno è quello che continuerò a dire finché non capirò se lei è ancora “solo” la mia migliore amica…

 


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