C’è qualcosa che mi sfugge. Ultimamente seguo poco la televisione perché mi annoia. Una volta mi innervosiva e forse lo preferivo. Ma oggi ho visto passando uno squarcio di TG2 e mi sono fermato perché, rarità di questi tempi, mi è apparsa la figura di Berlusconi. Ho ascoltato quello che diceva e sono rimasto con la forchetta a mezz’aria (ero a pranzo). Sbraitava con i suoi fedelissimi circa il dovere di non smettere di combattere. Non si capiva bene contro chi o contro cosa. Combattere è l’imperativo berlusconiano di oggi. Credere e obbedire sono evidentemente sottointesi.
Poi il giornalista del TG2, del quale non sono riuscito a captare il nome ma non importa, ha spiegato che Berlusconi intende combattere contro l’opposizione faziosa e inetta. Ora, mi pare che l’opposizione oggi sia costituita dalla Lega mentre pare chiaro che lo scribacchino del Tg statale si riferisse a Bersani, che tra l’altro poi è stato nominato e indicato, some sempre e con sopravvalutazione, come fonte di ogni male.
Credo ci sia una confusione infernale. Chi sta all’opposizione e chi sta al governo non è chiaro nemmeno a chi ci sta. E questo la dice lunga sulla qualità politica dell’esecutivo. Su quella tecnica ci sarebbe molto da discutere. Ci avevano promesso provvedimenti dolorosi ma a partire da chi più può. Intanto non si parla più di patrimoniale ma di ICI. Confindustria non parla più perché ora è più tranquilla. Il popolo corre in farmacia a comprare lubrificanti specifici.
Luca Craia
