Magazine Diario personale

Frustrazioni per l'uso

Da Doppiogeffer @DoppioGeffer
Dicono che noi donne dovremmo dormire di più, soprattutto rispetto gli uomini. 
Vuoi perchè dobbiam badare a casa, figli, marito, lavoro, vicina rompiballe, animali domestici e suocere...vuoi perchè siam sempre un pelo ansiose o vuoi perchè non abbiamo le Duracel che ci escon dalle orecchie, noi dobbiam dormire.
Anche se, a mio avviso, più che dormire qualche ora extra dovremmo solo dormire BENE. E questo,diciamocelo, è quasi impossibile dati i trombettisti che ci troviamo ogni sera al nostro fianco (e se la mia affermazione non è chiara, vi consiglio di rileggere questo post qui).
Perchè non si può dormire tanto e bene con uno che, pian piano, ti leva aria e spazio. Non si può dormire serenamente quando anche il più piccolo rumore che proviene dalla camera da letto del bambino ci fa saltare in aria. Nè si può dormire bene se l'indomani sei costretta ad accompagnare la suocera dal podologo (prima di quel giorno, tra l'altro, nemmeno sapevi cosa fosse un podologo).
Insomma, sebbene siam eronine multitasking (come dice la brava Giovanna Gallo nel suo ebook), anche noi siam costrette a ricaricare le energie. Con o senza spinotto.
Ma, che vuol dire "multitasking"?
In maniera terra terra, si definisce "multitasking" qualsiasi sistema operativo che riesca a fare e dire più cose contemporaneamente, ovvero si parla di intelligenze estremamente sviluppate, checché ne dicano gli uomini e i loro "cervelli più pesanti".

[PARENTESI SUL CERVELLO: molti uomini si crogiolano sulla "scoperta" scientifica riguardante la differenza di peso tra cervello maschile e cervello femminile, sostenendo così la loro supremazia. Però, citando il loro mantra più famoso, mi pare giusto far notare come "non sia importante la dimensione ma come lo si usa". E noi lo sappiam usare.] 

Noi donne riusciamo a leggere un libro e a tener d'occhio il marmocchio; riusciamo ad ascoltare una canzone, impararne le parole e a scegliere contemporaneamente l'offerta migliore al supermercato, riusciamo a mandare a quel paese il capo/il prof/chiunque pur mantenendo sorrisi di circostanza mentre continuiamo il nostro lavoro...
insomma, riusciamo a fare di tutto. Tranne una cosa.
No, non parlo nè del fare la pipì in piedi nè del cambiare la ruota bucata, anche perchè ho conosciuto donne che riescono a fare entrambe le cose (e senza il "tubo per l'irrigazione").
Signore mie, mi sa proprio che abbiamo un tallone d'Achille. Ed è rettangolare, di carta, e generalmente in bianco e nero.
Esatto, sto parlando dei libretti d'istruzione.
Dei bugiardini dei medicinali, dei manuali d'uso dei ferri da stiro e delle mini-guide per costruire la macchinina trovata nell'ovetto Kinder ai tempi in cui portavamo le trecce e guardavamo Piccoli Problemi di Cuore sognando una liaison...con tutti i protagonisti maschili.
Non c'è donna, infatti, che riesca a superare le tre pagine di una qualsiasi "istruzioni per l'uso".Non c'è donna che,all'atto dello spacchettamento dell' oggetto elettronico appena acquistato,non prenda in mano tali fogli illustrativi e li lanci sul primo piano utile.
Perchè?
Dopo anni e anni di ricerche, prove sul campo, ampolle piene di liquidi colorati mescolati ad cazzum e gatti chiusi dentro delle scatole comprate all'Ikea, ho forse trovato la motivazione scientifica di tale comportamento.
I libretti di montaggio son stati scritti per gli uomini.
E' chiaro il concetto? No? Ok, allora mi spiego meglio.
In un qualsiasi manuale d'istruzione, al di là del funzionamento o meno dell'oggetto/montaggio, si possono trovare le avvertenze, le raccomandazioni e quant'altro serva ad evitare morti sul campo e/o feriti gravi, proprio perchè gli uomini son convinti di esser eredi diretti di Geppetto pur non avendo mai preso in mano un cacciavite.
Noi donne, invece, per quanto non tanto avvezze ad oggetti come la "cazzuola", la "roncola" et similia, siam dotate di un sesto senso e mezzo di sopravvivenza.
Cioè, siam ben consapevoli del fatto che acqua+elettricità=scossa elettrica, o che mano sotto la sega=dita mozzate.
Quindi, a tal proposito, troviamo completamente inutili tutte quelle parolone e quegli "ATTENZIONE,PIRLA!!" che riempiono pagine e pagine di manuali.
Inoltre, non ci piace che qualcuno ci dica come fare qualcosa, sia esso un bigliettino, un pincopallinoqualunque nel suo video dimostrativo o lo stesso creatore dell'oggetto in questione.
Noi, che siam adepte di Atena, non possiam certo sprecare il nostro ingegno leggendo le istruzioni; no, noi dobbiamo arrivarci da sole.
E' la nostra sfida personale.
Così, ad occhio, montiamo mobili e soprammobili, accendiamo elettrodomestici e oggetti tecnologici di qualsiasi forma ed utilizzo, ci cimentiamo nei meandri dei loro Menù e....e riusciamo ad ottenere dei risultati inaspettati quasi per sbaglio.

<<Oddio, ma è bellissima questa foto! Come sei riuscita a farla?>>

<<Ehh.....talento.>>
<<Senti, ma per levare l'autofocus e modificare l'ISO, serve passare dal menù o....>>
<<Eh?>>
<<Scusa, non sai cosa siano queste cose?>>
<<No.>>
<<Ma hai appena scattato una foto fantastica applicandoci il filtro bianco&nero con riconoscimento soggetto in formato RAW! Come puoi non sapere dove modificare l'ISO?>>
<<Beh,diciamo che non ho letto le istruzioni....>>

Questo concetto, inoltre, vale anche per i famosi bugiardini dei medicinali. Tralasciando la possibilità di esser un'ipocondriaca doc (quindi un'individuo che legge le controindicazioni anche per la Citrosodina), molte di noi si rifiutano di controllare le indicazioni terapeutiche non immaginando i rischi che si possono correre.

Un esempio? Beh, la Tantum ha dovuto aggiungere, nella pubblicità dedicata al Tantum Rosa, un bel bollino con su scritto "NON INGERIRE. USO ESTERNO" proprio perchè molte donne, abituate ai vari gargarismi dei Boccasana, invece di usare tale medicinale come sapone intimo lo bevevano.
Ma, ovviamente, se avessero letto il bugiardino tutto ciò non sarebbe successo.

Insomma, per noi non è importante il fatto che quell'oggetto tra le nostre mani possa fare di tutto e di più; per noi è importante riuscire ad accenderlo, spegnerlo e fargli fare le cose più basilari senza leggerne le istruzioni, fino a quando, un giorno lontano, esso non si romperà. O apparirà una strana spia luminosa di cui non conosciamo il significato.

Solo allora, forse, ricorreremo al manuale d'istruzioni (sempre se non sia stato buttato nella spazzatura la prima volta in cui ne siam venute in possesso) che abbiam amorevolmente conservato in un cassetto della cucina insieme a quello del primo silk-epile da noi posseduto e a tutti gli altri libriccini degli apparecchi e dei mobili passati dalla nostra casa....
ma,sia chiaro, lo prenderemo solo per guardare le figure, mica per leggere attentamente tutto quanto!

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :