Moretti era sicuro che quotando in Borsa la holding delle Ferrovie lo Stato avrebbe incassato sei miliardi. Come facesse a saperlo inquieta.
Il Sole 24 ore spiega che l’ex ad era contrario anche alla quotazione in Borsa di pezzi delle Fs.
Il ministro Lupi invece vuole procedere proprio così e il neo presidente Messori è pronto ad eseguire: le Fs saranno quotate un pezzo per volta in modo da accontentare gli investitori affamati di entrare sicure.
Lo Stato vende il patrimonio, si indebolisce continuamente e obbedisce agli appetiti di investitori che della gestione non si interesseranno.
Saranno quotati in Borsa i treni regionali e i loro ritardi? I disservizi e i disagi dei pendolari?
Sembra che il gradimento dei pendolari non interessi. Si vende per far cassa, non per strategia propria ma altrui.
I treni diminuiscono come i passeggeri, diversamente che all’estero, e di potenziamento delle ferrovie non si parla. I privati premieranno grandi opere vistose e dannose mentre lo Stato rinuncia al proprio ruolo.
È un dramma che Renzi cercherà di trasformare in commedia.
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