Venerdì scorso, nell’evidenziare la notevole forza relativa del Ftse Mib, si scriveva:
“In buona sostanza, è mio parere che il rialzo in corso abbia ancora energie da spendere, a meno che dall’altra parte dell’Oceano arrivino notizie in grado di stravolgere lo scenario.”.
Le prime due sedute della settimana ci confermano la maggior forza del Ftse Mib, che peraltro ha dimostrato effettivamente d’aver ulteriori energie da spendere registrando un nuovo massimo di periodo (18.541 punti).
Ora, però, è bene evidenziare le ultime due candele su base giornaliera (rappresentanti ovviamente le ultime due sedute):
Grafico nr. 1 – Ftse Mib – Harami Bearish
Abbiamo una lunga candela verde seguita da una candela rossa il cui corpo è completamente compreso in quello precedente.
Trattasi di una Harami Bearish, figura di inversione ribassista.
Identificata una figura è bene verificarne l’attendibilità.
In tal senso si procede innanzitutto esaminandone il posizionamento: una figura di inversione ribassista necessita ovviamente di un trend rialzista da invertire.
Grafico:
Grafico nr. 2 – Ftse Mib – Harami Bearish – Verifica posizionamento
Come possiamo notare, nel caso specifico tale condizione è pienamente soddisfatta poiché l’Harami Bearish è preceduta da un chiaro movimento ascendente.
Ora passiamo alla compressione:
Grafico nr. 3 – Ftse Mib – Harami Bearish – Compressione
La candela ridotta non è classificabile tra quelle ribassiste.
Avrei sicuramente preferito un segnale più chiaro, con una candela compressa che confermava l’indicazione ribassista, con la seconda candela dell’Harami con un massimo inferiore al precedente, con la presenza di un notevole ipercomprato e con la formazione nei pressi di un’importante area di resistenza.
L’assenza di tutti questi elementi, seppur non determinanti, riducono l’affidabilità della figura.
Tuttavia, la figura ha i requisiti fondamentali per esser considerata tale e venendo da un forte rialzo ed in un contesto globale non privo di insidie (Stati Uniti), è bene non tralasciare alcun campanello d’allarme.
L’Harami richiede una conferma dalla seduta di domani.
Anche nel caso in cui dovessimo assistere alla conferma dell’Harami, per poter capire se saremo o meno di fronte ad una correzione in grado di deteriorare l’impostazione rialzista in corso, il Ftse Mib dovrà scendere al di sotto del precedente minimo (17.200) e/o, in seguito, nella risalita non oltrepassare il recente massimo (18.541), spezzando l’attuale sequenza di minimi e massimi crescenti:
Grafico nr. 4 – Ftse Mib – Massimo e minimo di periodo
Un passo per volta, anche perché, ripeto, l’Harami che vediamo non gode di una elevatissima affidabilità.
Riccardo Fracasso