Il nome del ristorante Fufluns trae le sue origini dagli etruschi, più precisamente dal dio Fufluns, il cui nome è stato messo in relazione con la radice "puple", "germoglio", quindi con la forza rigogliosa della natura. Ben presto venne identificato anche con il dio greco Dionisio, di cui prese, sin dalla metà del VI secolo a.c.,tutti gli attributi. Fufluns per gli etruschi, Dionysos per i greci, sarà il Bacco dei romani. Era il signore degli alberi e della fecondità, dio del vino e del delirio mistico. Il suo regno era il Simposio e la sua icona la coppa del vino, il Kantharos. I greci e i latini ce li descrivono golosi e mondani, sempre a tavola, circondati da cibi gustosi e coppe di vino. Il simposio, praticato in origine dagli aristocratici quale esibizione sociale, aveva un valore simbolico, legato al culto del dio,che si esprimeva nella preparazione e nel consumo del vino accompagnato da musica, danza e giochi. Ciò che resta è la testimonianza di un ceto dominante. Nelle mense dei più poveri invece c'erano tazze e brocche, per lo più senza decorazioni, l'alimentazione era a base di cereali e legumi, la carne si consumava solo in occasioni religiose mentre il piatto quotidiano era la farinata o la tipica puls, una sorta di porridge a base di fave, piselli o ghiande. Su tutto questo vegliava Fufluns, nudo e brindante!
Bene, ultima cena dopo una giornata stancante. Presi dalla stanchezza delle curve e dall’orario, sono quasi le nove e mezza, ci fermiamo nel posto più vicino all’hotel che troviamo.
Sono un po’ scettico per via del fatto che si tratta di una trattoria – pizzeria….non abbiamo voglia di pizza e non vorremmo che le pizze togliessero concentrazione alla cucina.
Ci accomodiamo all’aperto, ci servono sorridenti e veloci. Decidiamo di partire con degli antipasti rustici e dei crostini. Ottimo tutto, formaggio, marmellata, prosciutto, finocchiona, crostini.
Molto soddisfatti da questo tripudio di salumi e crostini siamo quasi pentiti di aver preso anche la carne, per una volta l’antipasto è ottimo e abbondante. Un giorno seguiremo il tuo consiglio Maybe e ceneremo ordinando solo antipasti e crostini, non temere. Il quasi pentimento svanisce davanti ai nostri filetti al Chianti e all’aceto balsamico. Il filetto era un po’ grande, in effetti.
Comunque a convincerci è stata la dicitura sul menù che specificava che la cottura delle carni non può essere richiesta “well done”. Eccellente.
La carne arriva cotta quel tanto da permettere al sangue di non colare sulla salsa che accompagna il filetto. Quella al Chianti è ottima ma un assaggio di quella all’aceto balsamico è addirittura spettacolare. La carne si scoglie e capiamo perché non ci hanno cambiato i coltelli portandocene dei più “performanti”, non servono. Soddisfatti ci accingiamo alla conclusione quando ci portano cantucci e vin santo da paura e un pezzo di crostata in cui il rapporto impasto marmellata è da manuale.
Questi sono i privilegi di essere a fine serata col locale ormai vuoto.
Il conto è esattamente quanto ci aspettavamo, quindi contenuto. Un po’ questo ci sorprende, temevamo l’effetto locale turistico.
Invece il Fufluns è un posto che merita, se riuscite godetevi un pranzo od una cena all’aperto.
Aggiungiamo che tutti sorridevano e questo non è mai male.
Quindi se passate da Cortona andate pure senza esitazioni da Fufluns.
Sicuramente il mioglior pasto del Wheel End 2011