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Fuga in Francia - Mario Soldati

Creato il 22 aprile 2012 da Frank_manila

Fuga in Francia - Mario Soldati Fuga in Francia è una pellicola forse caduta troppo nel dimenticatoio e che meriterebbe una maggiore riscoperta. Come dice Robydick nel suo post sul film, la visione deve essere tassativa. Ambientato in un'Italia allo sbando, il film si poggia su tre temi protanti: la memoria, l'emigrazione e il futuro.  La memoria di quello che è stato traspare dalla pellicola -addirittura vi è una scena dove il Tunisino dice all'ex gerarca che potrebbe anche salvarsi perché in Italia la gente dimentica in frettaL'emigrazione, tema che Germi stesso (qui in veste di attore nella parte di emigrante) riprenderà poco dopo nel suo Il cammino della speranza, è anch'essa un tematica che, al tempo delle riprese, si cercava di "cancellare" perché ritenuta scomoda. Ed infine c'è il futuro, nelle vesti di bambino a rappresentanza di quello che sarà, Ovvero il legame che congiunge il passato fascista (è il figlio dell'ex gerarca) con il nuovo (l'operaio forse ex partigiano) e la presa di coscienza, nonché la scelta. Colpisce poi del film di Soldati, oltre all'incredibile rappresentazione dell'ex gerarca (un grandissimo Folco Lulli) che passa in continuazione da bonaccione a carogna, anche una certa modernità nella messa in scena, che mi ha fatto pensare al noir che tanto andava oltreoceano. La pellicola non ebbe vita facile e, probabilmente, lo stesso Soldati non vorrebbe la maggiore attenzione che io auspico dato l'accanimento con il quale descrive la lavorazione e le restrizioni a cui è stato costretto. Ma la visione se la merita tutta, credetemi.  Imdb

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