Fukushima 11 marzo 2011: uno tsunami causa un disastro nucleare.12 mesi dopo la situazione non è ancora sotto controllo.
Fukushima, 11 marzo 2011: un terremoto fortissimo di magnitudo 9, uno dei più forti mai registrati in Giappone, provoca un potente maremoto,in gergo tsunami, che si abbatte sulla costa nord orientale del Giappone ed in particolare nella regione del Tohoku, investendo tra l’altro la città di Fukushima dove ha sede, proprio a ridosso del mare, una centrale nucleare.
La conseguenza è la più grande crisi nucleare dopo quella avvenuta a Chernobyl, in Ucraina settentrionale, nel 1986.
Attualmente le vittime ed i dispersi raggiungono la spaventosa cifra di 19.128 e i feriti 6.011, ma nella conta dei danni, anche interi paesi,campi, animali e persone contaminate nel raggio di diversi km e la certezza che, nonostante i molti sforzi e tentativi di arginare la fuoriuscita di materiale radioattivo, la situazione nel Nord del Giappone è ancora critica.
Recenti studi hanno rivelato che nella zona di Fukushima e dintorni, la quantità di Cesio 137 (un isotopo radioattivo legato alla fissione nucleare dell’uranio) è 168 volte superiore a quella che si sprigionò in seguito allo sganciamento della bomba di Hiroshima.
La radioattività del Cesio 137 permane per circa 30,17 anni e la sua presenza nell’ambiente è fortemente dannosa per la salute dell’uomo.
Oggi si celebra il doloroso primo anniversario della giornata più lunga dell’arcipelago nipponico, iniziata alle 14.46 (le 6.46 del mattino in Italia) con il violentissimo sisma della durata di alcuni minuti, che causò uno tsunami con onde alte fino a 40 metri.
In tutte le città del Sol levante si stanno tenendo e si terranno per tutto il giorno commemorazioni e cerimonie religiose per ricordare le vittime della triplice catastrofe, alla principale, svoltasi a Tokio, erano presenti anche l’imperatore Akihito , recentemente operato al cuore, e la consorte Michiko.
Al di là delle celebrazioni, il popolo del Sol levante, tristemente avvezzo a confrontarsi con tragedie nucleari fin dalla Seconda Guerra mondiale, ha però intenzione di guardare avanti e ripartire; proprio in questa direzione vanno le parole pronunciate qualche ora fa dal premier nipponico Yoshihiko Noda: “Tanta gente vive in condizioni difficili e faremo il massimo per una vita sicura, aumentando gli sforzi contro la contaminazione nucleare e per recuperare Fukushima, facendone un posto piu’ bello”.
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