Bambini Fukushima ammalati alla tiroide
Sono passati quattro anni dal disastro Giapponese della centrale di Fukushima, colpita prima da un terremoto, poi da uno tsunami e infine da un versamento in mare di sostanze radioattive tossiche. I bambini di Fukushima si stanno ammalando di tumore.Disastro Fukushima bambini allarme
Cosa ci si poteva aspettare da un rilascio nell'atmosfera di sostanze radioattive? E qui c'era ancora chi voleva spingere per un incremento del nucleare nel nostro Paese... Si vede che da noi vanno al governo solo dementi..
Ma facciamo un passo indietro: anno 2011, un terremoto colpisce il Giappone, con particolare interessamento alla zona di Fukushima. La centrale nucleare subisce ingenti danni, ma resiste, però poco dopo arriva anche uno tsunami che, trovandosi la centrale nucleare vicino all'oceano, viene investita da onde altissime che finiscono di danneggiare i gruppi di contenimento di uno dei reattori.
Uno dei reattori esplode e rilascia materiale radioattivo in mare oltre che nell'atmosfera. Molte notizie sull'incidente (come sempre) vengono tenute nascoste, prima dalla ditta proprietaria della centrale, poi dal Governo Giapponese, infine anche dal nostro Governo.
Oggi gli effetti delle radiazioni cominciano fortemente a farsi sentire nella fascia della popolazione più debole, i bambini. Da quanto riportato dalla Prefettura di Fukushima, su un controllo fatto su 298.577 bambini, dei 360.000 presenti nella zona di Fukushima, sono stati riscontrati poco più di centinaio di casi di cancro conclamato alla tiroide.
Ci si è accorti che da un primo controllo iniziato subito dopo l'incidente nucleare di Fukushima, la percentuale di bambini malati alla tiroide è aumentata.
Ci si aspetta un ulteriore incremento con il passare degli anni, visti i livelli di radioattività assorbita dalla popolazione di Fukushima, oltre a quella che continua a interessare la zona ancora adesso. Cosa arriva dagli organi di stampa? Nulla silenzio completo... come al solito. Sfruttare la notizia per fare audience si ma per informare no...
Fonte:
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=1178890&sez=PRIMOPIANO&ssez=ESTERI