- a cura di Igor Zanti alla Silbernagl & Undergallery
Dopo venticinque anni di lavoro nel campo dell'arte, non so ancora cosa sia. So solo che la riesco a riconoscere quando me la trovo di fronte. Purtroppo questo non mi capita molto spesso. Con Max Papeschi questo è avvenuto!
Dal 22 maggio 2010 al 12 Giugno 2010 La galleria Silbernagl & Undegallery è lieta di presentare la mostra personale "Fukushima Mon Amour" di Max Papeschi, a cura di Igor ZantiDopo essersi venduto la madre a Genova, dopo aver scandalizzato la Polonia ed aver rischiato la denuncia per apologia del nazismo, il più controverso e mediatico degli artisti italiani, sbarca per la prima volta, con il suo fantasioso ed irriverente circo di personaggi folli e grotteschi, a Daverio, nelle sale della galleria Silbernagl & Undegallery.E’ difficile dare una definizione dell’arte di Max Papeschi, a metà strada tra il pop ed il dada berlinese, un po’ Warhol e molto Hannah Hoch, ma sempre all’avanguardia, sempre legato in maniera costante al contemporaneo. Max Papeschi è un sagace commentatore dei suoi tempi, un moderno Pasquino, come lo definisce Igor Zanti nel testo critico in catalogo che a questo proposito scrive:“Tutte le opere di Papeschi sono infatti il corrispondente, ultracomplesso e ultraspecializzato, venato da note pop e dada di quelle che potrebbero essere, a buona ragione, delle contemporanee pasquinate.Picconatore, tanto quanto il presidenziale Francesco, Max ripercorre la storia moderna e contemporanea, mettendone in luce gli aspetti nascosti e forse più inquietanti. Il politically scorrect diviene suo campo di indagine privilegiato, scevro da perbenismi e ipocrisie, Papeschi ci fa aprire gli occhini foderati di Parmaccotto, su tutto quello che pensiamo, abbiamo pensato, e forse penseremo, ma non avremmo mai osato dire.Lo dice, lo ridice, lo ribadisce lui per noi, in maniera bipartisan- in questo caso è politicamente corretto- guardando a destra a sinistra, a est, ad ovest quanto a nord ed a sud..Un lavoro quello di Papeschi sotto molti aspetti volutamente semplice, ricercatamente immediato, che pone stretti e continui rapporti con il mondo della comunicazione, da cui pesca ad ampie mani, mixando fotoreportage, e immagini da copertina patinata, con i personaggi d Disney e dei cartoons in senso più in generale.Il contemporaneo e la contemporaneità fatta di news, di gossip, di avvenimenti della cronaca arcobaleno, è la materia che sostiene la ricerca di questo artista onnivoro, nel senso di una continua indagine su quali sono gli aspetti nascosti di una società che viene riassunta brevemente e talvolta superficialmente tanto sulle porose pagine di un quotidiano quanto all’interno degli uteri patinati delle riviste di moda o di lifestyle.La fotografia e l’elaborazione digitali, elementi imprescindibili del contemporaneo creare, diventano i media che mettono, in scena una realtà virtuale più vera del reale, o forse più sincera, quasi vi fosse la necessità di emigrare in altre dimensioni per vedere, in tutto il suo splendore e nella sua miseria il mondo che ci circonda.Vi è un aspetto continuo di messa in scena, di affresco generazionale ed una epicità mal sopita in tutto questo, quasi la voluta semplicità non fosse altro che una necessaria scusa per poter trattare più liberamente, lontano da paludamenti intellettuali il contemporaneo, nell’essenza della sua materia.Pasquino moderno, Max Papeschi, ma anche giullare, o jolly, re matto di un regno che non si rende conto di essere folle, ma soprattutto cantore disincantato dei migliori anni, o forse peggiori, della sua (nostra) vita.”
[Testo a cura di Igor Zanti]VERNISSAGE Domenica 22 maggio 2011 ore 18:00Piazza Monte Grappa- Daverio (Varese)Dal venerdì a domenica dalle 17 alle 20