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Full Tilt Poker, Doyle Brunson ci mette la faccia

Da Poli @PoliPoker_

Poker News ItaliaNelle ultime settimane Daniel Negreanu ha utilizzato diversi canali di comunicazione del poker world per riaccendere la sua invettiva contro i membri del consiglio di amministrazione di Full Tilt Poker, ed in particolare contro coloro che ritiene i reali responsabili del collasso della poker red, Howard Lederer, Chris Ferguson e Ray Bitar.

La nuova campagna ha preso il via durante una intervista con pokerplayers.co.uk, nella quale kid poker ha condiviso la sua opinione relativamente al mondo del poker, criticando fortemente lo scandalo di FTP e le stelle emergenti del poker internazionale, per poi rincarare la dose attraverso un post pubblicato sul suo blog personale.

Negreanu non è stato tuttavia l’unico ad interessarsi alla materia Full Tilt Poker. Doyle Brunson, uno dei poker players più vincenti di tutti i tempi, ha pubblicato un post sul suo blog personale dal titolo When you are up your friends know who you are, when you are down you know who your friends are, nel quale prende le difese di Lederer e Ferguson ed critica la ferocia degli ambienti del poker nei loro riguardi.

Un breve passaggio del post.

La loro parola è una prova più che sufficiente per me. Per quanto mi riguarda, prima dello scandalo Black Friday ogni membro del consiglio di amministrazione di FTP era mio amico, e nonostante i terribili errori di gestione, sono certo che la frode non è intenzionale.

Nonostante la causa legale intentata dalla maggioranza degli azionisti contro di Full Tilt Poker che ha ucciso la possibilità della vendita e nonostante il fatto che hanno cercato di salvare la loro azienda continuando ad operare al di fuori dei confini americani, i miei amici sono sempre gli stessi e rimangono tali.

Brunson chiude il post del blog in risposta alle parole di Negreanu.

Non voglio impedire loro di ricongiungersi al mondo del poker erano miei amici e lo sono ancora. Ricordo di aver letto un libro (il più letto al mondo) dove c’è scritto chi è senza peccato scagli la prima pietra.

 
Nonostante rispetti l’opinione del sig. Brunson per tutto ciò che rappresenta nel mondo del poker, la difesa di cuore di Ferguson e Lederer mi sembra francamente fuori luogo e alquanto penosa.

Capisco che siano amici, e nessuno impedirà a Brunson di invitarli a cena e giocare con loro una partita a texas hold’em…ma affermare di credere nella buona fede del duo lo fa passare per ingenuo e francamente non credo Brunson sia affatto un ingenuo.

Consideriamo solo per un momento che Brunson abbia ragione, che la frode non era pianificata o intenzionale. Questo vuol dire che i membri del consiglio di amministrazione di FTP, i cui dividendi superavano i 40 milioni di dollari annui, non erano al corrente che il fortino sul quale sedevano racchiudeva 140 milioni di dollari di debiti?

Prendere le difese di persone che hanno dichiarato per anni che i fondi dei players erano segregati, per poi scoprire che erano finiti invece nelle tasche dei membri del consiglio di amministrazione o a finanziare i buy-in dei Pros…..lo considero ancora più penosa di quanto credessi poche righe fà.

Condivido la posizione di Kid Poker. Tutti coloro coinvolti nello scandalo che hanno avuto un ruolo attivo nello sgretolamento di FTP e dunque responsabili di rovinare finanziariamente milioni di persone in tutto il mondo, la fiducia nel poker online e l’economia del poker world, dovrebbero vergognarsi ed essere esclusi dal circuito online e live.


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