ROMA – La sigaretta elettronica si diffonde, ancora non se ne conoscono gli effetti a lungo termine, ma i fumatori tradizionali, in Italia, sono ancora moltissimi: 10,6 milioni, il 20,6% della popolazione sopra i 15 anni, ma quasi 1 su 10 (il 13,4%) ha cominciato prima, mentre l’età media della prima sigaretta si attesta attorno ai 17 anni.
Dal Rapporto 2013 sul fumo dell’Istituto superiore si sanità emerge anche che il 12,2% dei fumatori vorrebbe smettere nei prossimi sei mesi, e che in media chi decide di abbandonare il pacchetto ha superato i 40 anni (42,5%).
A fumare restano soprattutto gli uomini, il 26,2%, mentre le donne si fermano al 15,3%. Mentre gli ‘ex’ sono 6,7 milioni, il 13,1% della popolazione.
Il trend, osserva Roberta Pacifici, direttore dell’Osservatorio sul fumo dell’Iss, ”è in lenta diminuzione, rispetto allo scorso anno c’è un lieve aumento degli ex fumatori dello 0,2%”. Negli ultimi dieci anni è calato anche il numero medio di sigarette fumato dagli habitué (il 94,1% contro il 5,9% degli occasionali), passato da 16,1 sigarette al giorno del 2003 a 12,7 del 2013. Chi tenta di il ‘fai da te’ per smettere, comunque, porta a casa un insuccesso nel 92% dei casi.
Tra i fumatori, si osserva nel rapporto, c’è anche una maggiore propensione al gioco d’azzardo: se gioca anche solo occasionalmente il 42% degli italiani, tra gli amanti delle bionde il dato sale al 54,9%.
Tra chi fuma, le preferite rimangono le sigarette confezionate (sceglie il pacchetto il 95,8% dei fumatori). Le sigarette ‘rollate‘ invece, piacciono soprattutto a giovani e giovanissimi, di entrambi i sessi, che sono la maggior parte di quel 9,6% (circa 1 milione di persone) che sceglie il tabacco trinciato.