Mi ero segnato un po’ di fumettini che magari potevano interessarvi, volevo scriverci degli articoli singoli, ma poi ho pensato: “Al diavolo, facciamo un bel minestrone, e poi si parte di nuovo coi fumetti letti al momento”.
Per cui benvenuti su questo articolo “giostra”, un ottovolante velocissimo attraverso le letture fumettistiche butiche dell’estate.
Hai visto mai che ci trovate qualche fumettino che vi possa piacere?
Trattasi di un vecchio cross-over che interessò tutte le testate Marvel nel ’97. L’idea di base è geniale: il professor Xavier, leader “spirituale” degli X-Men viene letteralmente “infettato” dalla malignità xenofoba di Magneto, e la fusione tra loro due genera Onslaught, il più potente mutante dell’Universo. Per la serie: cosa esce fuori se mischi il più potente telepate del mondo e uno dei più potenti mutanti della terra: semplice, un mostro inarrestabile che richiede il sacrificio #totaletombale dei più grandi eroi Marvel.
Avevo letto illo tempore questo cross-over, e mi era piaciuto tantissimo. Disegni superbi, trama avventurosa e avvincente. Non ci si stanca nel leggerlo, nonostante siano passati quasi 20 anni.
Se vi capita…perché no?
Qua tocca fare un mea culpa gigantesco. Nonostante sia cresciuto nell’epoca “giusta” e all’età “giusta” per godermi al 100% PK, non l’ho mai letto. Avrei potuto scroccarlo tranquillamente al fido Elio, cultore di PK sin dai suoi albori. Ma non ho mai approfittato.
Ho iniziato a recuperarlo pian piano quest’estate, complice anche il “revival” del personaggio in casa Topolino. Ad oggi ho letto circa 30 numeri, e mi sono trovato davanti un fumetto divertentissimo, con numeri variegatissimi, disegni eccellenti e con trame (e personaggi) ottimamente sviluppati. Non mi divertivo in questo modo da un fracco di tempo, e alcuni protagonisti (su tutti, il Razziatore, un cronopirata capace di muoversi attraverso lo spaziotempo) davvero ben caratterizzati.
Una delle letture più divertenti dell’anno?
Una delle letture più divertenti dell’anno. Senza dubbio alcuno. Ora, io l’Arrampicamuri l’ho sempre odiato. Il suo essere nerd sfigato mi irrita come pochi personaggi, e le battute di Parker/UomoRagno le ho sempre trovate di uno squallido unico. Però mi sono detto: “E’ un nuovo inizio, vediamo che ci esce fuori”.
E sarà che l’Uomo Ragno Superiore non era Peter Parker (ma il Dottor Octopus, che ha “trasferito” il suo intelletto nel corpo di Peter), sarà che questo personaggio si è comportato per 31 numeri come un fottuto genio, tirando fuori assi nella manica e dei “giocattolini tecnologici” che avrebbero impressionato pure Batman, ma…ho molto gradito.
Doc Ock nei panni di Spiderman agisce alla maniera di Doc Ock: è violento, ma razionale; sfrutta le conoscenze dei villain (essendo stato anche lui un cattivo) a suo vantaggio, in modo da anticipare nettamente le loro mosse e farli cadere in trappole pre-stabilite; uccide laggente, ma è anche dannatamente tenero con quelli che ama. È un vero e proprio ciclo che punta al divertimento “spicciolo”. E diverte, tantissimo, soprattutto perché Dan Slott ci gode a giocare con la “mitologia” classica e i personaggi “cult” di Spiderman, mescolando le carte in tavola.
Se non l’avete letto, o avete poca dimestichezza con gli albi Marvel, il mio consiglio è di recuperarlo. Anche se conoscete poco il personaggio, basta un’infarinatura generale per godersi appieno la storia in tutta la sua interezza. E poi è un punto perfetto per iniziare a leggere le storie dell’Uomo Ragno!
Era dai tempi di Dragon Ball che non mi “azzeccavo” così tanto a un fumetto. Se poi penso che è italianissimo, rimango ancora più stupito. Non perché abbia pregiudizi sui fumetti italiani (alcuni Dylan Dog sono tra i miei albi preferiti in assoluto, e Sturmtruppen, in una ipotetica Top 5 #totaletombale che comprenderebbe manga, graphic novel, fumetti, comics e altro si attesterebbe al secondo posto, dopo 300 e prima di Dragon Ball), ma perché non mi aspettavo di leggere una storia (o meglio: un numero corposo di storie) così qualitativamente eccellenti (e così dannatamente divertenti).
Ideato da Recchioni e da Bartoli, John Doe è la domanda perfetta all’ipotetica domanda: “Cosa ottieni se fondi Neil Gaiman a Dylan Dog?”
Formato bonellide, storytelling tipico delle serie tv americane, con un plot di fondo che procede numero dopo numero, sviluppando personaggi primari e secondari, ma allo stesso tempo con una libertà assoluta che consente di godersi facilmente il numero “singolo” e “a caso” anche senza sapere nulla.
In soldoni: John Doe, direttore della Trapassati Inc., la società dei 4 cavalieri dell’Apocalisse che si occupa di gestire il ciclo di morti sulla terra, si accorge che “i conti” delle morti sono truccati, e che c’è un buco di bilancio. Insomma, mancano milioni di morti all’appello. E le verifiche “dei piani alti” sono vicine.
Per tappare il buco, i 4 cavalieri dell’Apocalisse hanno pensato bene di creare un piccolo olocausto, uccidendo però persone destinate a morire “più in là”. Per ovviare a questa “ingiustizia”, John Doe ruba la Falce della Morte alla Morte, e la nasconde in un luogo segreto…
Parte così una caccia all’uomo, che vede schiarati da una parte John e i suoi “alleati”, e dall’altra i 4 Cavalieri dell’Apocalisse.
Vi giuro: è bellissimo.
Ho letto anche altro. Tipo Stria, un romanzo a fumetto Bonelli, tra le migliori cose italiche lette negli ultimi anni. Ma ne ha parlato poco tempo fa il compare Girola su Plutonia Experiment, quindi se volete un parere lungo e articolato, vi rimando da lui.
Ho poi finalmente recuperato tutta “La notte dei Gufi”, l’avventura che ha dato il “la” al New 52 Batmaniano. E mi aspettavo meglio. Alcune trovate sono buone, il capitolo ambientato sulla Gotham Tower è molto bello e d’impatto (in tutti i sensi), ma alcuni sviluppi sono delle cazzate pazzesche. Batman, il più grande detective del mondo, l’essere umano più intelligente sulla faccia della Terra…che non sa/non si accorge di avere “i nemici” in casa sua (LETTERALMENTE in casa sua)? Naaaaah…
Infine ho riletto un’altra maxisaga Marvel, L’Era di Apocalisse (precedente proprio Onslaught), in cui Xavier viene ucciso prima di fondare gli X-Men, la storia “cambia”, e Magneto diventa il leader dei mutanti per contrastare l’olocausto di Apocalisse. Ma magari ne parliamo in un articolo “a tema”.
Pochi manga, solo le serie “work in progress”. Ho dato una scorsa ad alcuni vecchi volumi di Shaman King, e l’ho (ri)trovato più bimbominkioso di quanto ricordassi. O forse sono io che sto invecchiando…Chi lo sa.
Voi invece?
Che avete letto/state leggendo di bello in questo periodo?
Avete qualche consiglio di lettura per il vostro butico amico?