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Funk of Titans – Un Perseo decisamente originale

Da Videogiochi @ZGiochi
di Giovanni "Giopa" Panzano

Una delle iniziative più interessanti presentate da Microsoft all’E3 è stata senza dubbio ID@XBOX. Grazie a questo particolare programma, i cui termini sono piuttosto restrittivi per gli sviluppatori, è stata permessa la pubblicazione di svariati titoli indipendenti anche su Xbox One. Nel lungo filmato presentato all’E3 2014 spiccavano decisamente due titoli: il peculiare Cuphead (dallo stile grafico ispirato ai cartoni animati anni ’80) e Funk of Titans. Ed è proprio dell’ultimo citato che parleremo oggi, visto che, quasi a sorpresa, è approdato sulla piattaforma di distribuzione digitale della casa di Redmond. Scopriamo insieme tutti i dettagli di questo titolo.

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LET’S FUNK TONIGHT

In Funk of Titans vestiremo i panni di una versione decisamente originale di Perseo che, con la sua acconciatura afro e il suo abbigliamento stravagante, dovrà riportare il genere funk ai fasti di un tempo. Per fare ciò dovremo sconfiggere i titani del rock, del rap e del pop, il tutto con l’aiuto di alcuni strambi personaggi, come uno Zeus le cui fattezze sono estremamente simili a Samuel L. Jackson ed un Ercole il cui fisico non è certo quello che siamo abituati a vedere nelle classiche rappresentazioni. Sebbene le premesse per un titolo fuori di testa ci siano tutte, Funk of Titans delude in quasi tutti gli aspetti, “trama” compresa, sempre che di essa si possa parlare. Infatti, il tutto è ridotto ad una serie di dialoghi testuali che, nonostante provino in tutti i modi a strappare una risata, difficilmente riescono nell’intento.

Il gameplay del titolo è invece una sorta di mix di elementi già visti in svariati titoli mobile. Ci troveremo infatti di fronte a tre mondi, ciascuno composto da 15 stage in cui ottenere le classiche tre stelle. Nei vari livelli il nostro Perseo si muoverà automaticamente e il nostro compito sarà quello di saltare e attaccare, in modo da raccogliere tutti i vinili sparsi per il livello e raggiungere il traguardo finale. Peccato però che la realizzazione del titolo faccia acqua da tutte le parti, poiché oltre ad essere poco originale nelle meccaniche, esistono svariati problemi che vanno ad inficiare la giocabilità del titolo. La risposta ai comandi non è mai perfetta, la palette cromatica utilizzata nella maggior parte dei livelli non aiuta a “leggere” il livello e, infine, manca qualsivoglia senso di progressione, visto e considerato che, livello dopo livello, non vi è alcuna aggiunta che doni un pizzico di novità al gioco. Pessime anche le boss fight, se così vogliamo chiamarle, che consistono sostanzialmente in un lungo e sfiancante quick time, con delle animazioni a dir poco imbarazzanti che faranno da sfondo.

Per incrementare poi la scarsa longevità del titolo, gli sviluppatori hanno aggiunto la possibilità di spendere i vinili raccolti in armi aggiuntive ed elmi personalizzati. Le prime saranno fondamentali per completare al 100% il titolo, visto che in ciascun livello è nascosto un jetpack a forma di Pegaso che, spesso e volentieri, richiede un’arma specifica per poter essere raccolto. Per ogni Pegaso ottenuto potrete poi dare il via ad un mini gioco chiaramente ispirato a Jetpack Joyride, dove con la pressione del tasto A dovrete cercare di ottenere e perdere quota, con l’obiettivo di raccogliere quante più monete possibile senza morire (ovviamente realizzato in maniera pessima anche questo). Sempre al titolo di HalfBrick si rifà il sistema di livelli esperienza, che ci pongono continuamente delle sfide da completare in game per raggiungere il livello successivo. Purtroppo tale sistema non ha nessuna reale utilità, se non quella di sbloccare nuovi elmi e spade nel negozio.

Anche dal punto di vista tecnico il gioco non presenta particolari pregi. Il comparto grafico è estremamente scarno e sfoggia modelli poligonali privi di dettaglio, il tutto condito da un utilizzo di colori piuttosto accesi che risulta piuttosto fastidioso in svariati frangenti. Come accennato poco sopra, spesso e volentieri farete fatica a distinguere il protagonista dal fondale e soprattutto vi sarà difficile scovare i percorsi alternativi che portano all’area segreta del livello. Carine invece le (poche) musiche, nonostante vengano ripetute fino allo sfinimento durante le fasi di gioco.

Funk of Titans – Un Perseo decisamente originale


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