L’ultimo romanzo di Nick Hornby, Funny girl, è spassoso al punto giusto. Una divertente storia della televisione, un po’ fuori dalle righe, dove troviamo la giusta dose di seria rivoluzione sessuale, infilata ad hoc, senza mai eccedere e senza mai sdegnare il lettore.
Barbara è una bella e prorompente ragazza, tanto bella da vincere concorsi di bellezza in spiaggia, tanto bella da catturare gli sguardi maschili. Ma Barbara non vuole fare la reginetta, vuole fare l’attrice, l’attrice comica per l’esattezza. Barbara vuole far ridere la gente. Basta questo per intuire il genio di Nick Hornby, perché scrivere storie di star degli anni ’60 può risultare un’idea poco originale, ma dove si è mai vista una pin-up desiderosa solo di diventare una comica? E dove si è mai vista una comica bella, soprattutto in anni dove la comicità ancora faticava ad arrivare in televisione, e la bellezza era solo da copertina (nel senso di statica)?
Funny girl riesce a condire con estrema maestria la storia della televisione inglese, rivoluzione sessuale, e romanzo rosa, donando momenti esilaranti unendoli a riflessioni senza età.
Mi è piaciuto molto, come tutti i romanzi di Nick Hornby, proprio perché scanzona il serio e fa riflettere sulle frivolezze.
Barbara ce la fa, riesce a diventare la star di una commedia per la televisione, e grazie a lei tanti personaggi del dietro le quinte risaltano, discutono, si incontrano e a volte si innamorano.
Chissà perché, considerato oltretutto che era un concorso di bellezza, la sua superiore bellezza pareva irritarlo. Non gli era mai piaciuto che lei si mettesse in mostra, neanche quando faceva ridere amici e parenti con le sue gag in cui recitava la parte dell’imbranata o della svagata o dell’ottusa. Quel giorno, però, quando il punto era proprio mettersi in mostra, sperava di poter essere perdonata; invece niente. Se proprio dovevi partecipare a un concorso di bellezza, sembrava dire suo padre, potevi almeno avere la buona creanza di essere più brutta delle altre.
Barbara sapeva di non voler diventare reginetta per un giorno, e nemmeno per un anno. Non voleva diventare reginetta e basta. Voleva solo andare in televisione a far ridere la gente. Le regine non facevano mai ridere, o comunque non quelle di Blackpool, e neanche quelle di Buckingham Palace.
Anche oggi ci vorrebbero più comiche e meno reginette, di questo ne sono certa.
Titolo: Funny girl
Autore: Nick Hornby
Traduttore: Piraccini S.
Editore: Guanda
Anno: 2014
Prezzo: Euro 18,50