Magazine Scienze

Fuochi di Sant'Elmo: ecco perché in quota non si producono scie di condensazione

Creato il 15 gennaio 2014 da Straker
I voli commerciali percorrono "ufficialmente" corridoi molto alti, compresi tra gli 8.000 ed i 13.000 metri. Ultimamente le quote sono pure state innalzate, per cui è più frequente volare a 12.000 piuttosto che ad 8.000 metri. A tali altitudini la percentuale di UR (umidità relativa) è molto bassa e quasi sempre prossima a valori di una cifra. Per questo motivo le scie di condensazione sono un fenomeno raro. Non solo! Queste, semmai, ove si dovessero produrre, dovrebbero essere evanescenti, senza lasciare traccia visibile, trattandosi di vapore acqueo. Tanto meno esse possono persistere ed allargarsi per centinaia di metri né allungarsi per centinaia di chilometri, poiché dovrebbero essere ipotizzabili valori di UR superiori al 150% ed in continuo aumento.
Fuochi di Sant'Elmo: ecco perché in quota non si producono scie di condensazione
I piloti confermeranno che, in talune circostanze, sono osservabili dalla cabina di pilotaggio scariche elettrostatiche che, percorrono la superficie della fusoliera del velivolo, in sorvolo ad elevata altitudine Queste scariche sono note come "fuochi di Sant’Elmo". Sant’Elmo, altro nome di Sant’Erasmo, era il patrono dei marinai del Mediterraneo. Anticamente le luci blu erano considerate segno della sua presenza.
I cosiddetti "fuochi di Sant’Elmo" sono una delle più interessanti manifestazioni della presenza di elettricità nell’atmosfera. Si tratta di lampi blu, che durano pochi secondi. Il fenomeno è provocato da una ionizzazione delle molecole di ossigeno (O2) e di azoto atmosferico (N2). Le molecole si caricano e, quando tornano nello stato precedente, emettono un bagliore. L’effetto è visibile solo quando l’aria è priva di umidità. L’atmosfera secca, infatti, accumula più facilmente elettricità. Per questo, non appena arriva la pioggia, il bagliore scompare.
Come in più occasioni ribadito, affiché una "contrail" si possa formare, sono necessarie alcune condizioni atmosferiche particolari che qui riassumiamo in breve, citando un manuale di meteorologia.
- Temperatura inferiore a -40 °C
- Umidità relativa non inferiore al 70%
- Quota di almeno 8.000 metri.
Non è quindi corretto affermare che sono sufficienti basse temperature. La disinformazione, volutamente, omette sempre di considerare l'umidità relativa e ne comprendiamo bene il motivo...
Ora, quando cercheranno di convicervi che in quota le scie di condensazione si formano poiché l'aria è molto umida, avrete una conferma in più che vi stanno mentendo.

Sponsorizza questo ed altri articoli su Facebook. Contribuisci ora!


Fuochi di Sant'Elmo: ecco perché in quota non si producono scie di condensazione

La guerra climatica in pillole

Le nubi che non ci sono più

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

Chi è Wasp? CLICCA QUI

Fuochi di Sant'Elmo: ecco perché in quota non si producono scie di condensazione

CHEMTRAILS DATA

Range finder: come si sono svolti i fatti


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :