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Fuoco amico, le alleanze i complotti e le guerre che affossarono il pld ...

Creato il 15 dicembre 2012 da Bernardrieux @pierrebarilli1

Parma-Congressi, 15 dicembre 2012, Giampaolo Lavagetto presentata il suo libro  FUOCO AMICO. Ovvero,  come sono riusciti in 4 anni a ridurre i consensi  da 35.000 a 3.300   LE ALLEANZE I COMPLOTTI E LE GUERRE CHE AFFOSSARONO IL PLD DI PARMA FUOCO AMICO, LE ALLEANZE I COMPLOTTI E LE GUERRE CHE AFFOSSARONO IL PLD ...
Il Pdl di Parma? Vittima del "fuoco amico". Giampaolo Lavagetto? Pure. L'ex assessore alle Politiche per l'infanzia della Giunta Vignali - finito alle cronache per la vicenda delle bollette hard LEGGI - analizza il destino politico del partito di Berlusconi, in cui ha militato, nella città ducale. Lo fa con un libro: "Fuoco amico", presentato sabato mattina all'hotel Parma e Congressi di San Pancrazio.
"Ho fatto una narrazione storica e documentata 18 anni di percorso - esordisce - per spiegare il disinnamoramento dei parmigiani verso il partito e la perdita di consensi: se alle politiche del 2008 a Parma 32.400 persone votarono il Pdl, nelle ultime comunali solo 3.300". Un crollo di fiducia che, a detta di Lavagetto, non si può ricondurre semplicemente all'ultimo periodo di gestione "infausta" dell'Amministrazione Vignali (sui era tornato a commentare anche in occasione delle ultime amministrative LEGGI.
Cos'è successo allora? Ecco il concetto di "fuoco amico": colpi bassi e azioni di delegittimazione da parte degli stessi colleghi di partito. Dinamiche interne, competizione. Sgambetti "anche personali", rivela l'ex amministratore senza però fare nomi e rimandando al suo libro. Un esempio: il congresso di Forza Italia a Parma nel 2007, dove per la prima volta i berluscones si presentarono con due mozioni diverse. "Ci abbiamo messo la passione, abbiamo fatto scelte di vita - ricorda con trasporto - va fatta un'analisi sul perché il Pdl ha dissipato un patrimonio enorme di elettori".
5 STELLE - Arrivando ai giorni nostri, Lavagetto parla anche della nuova Amministrazione che - riconosce - ha dato rilievo nazionale e internazionale a Parma, per il primato di essere stato il primo capoluogo italiano guidato dal Movimento 5 stelle. "Si sono trovati a governare senza saperlo - dice - si stanno confrontando cittadini perché non hanno un programma già votato in precedenza. Dovevano farlo prima, e adesso dedicarsi a fare scelte rapide". Sul sindaco Pizzarotti aggiunge: "Ho fiducia nelle persone e anche nel nuovo sindaco, ma ho anche un dubbio: se la nostra situazione amministrativa rispecchia quella nazionale, e alle prossime politiche dovesse andare al governo il Movimento 5 stelle la vedo dura".

(15 dicembre 2012)Repubblica Parma© RIPRODUZIONE RISERVATA


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