Fiera e indipendente, la giovane contessa Charlotte von Wolfram non ha alcuna intenzione di accettare il fidanzamento con Simeon St Ange, conte di Wesmorlyn, imposto dalla famiglia. Il loro primo incontro a Londra è infatti un disastro: lei pensa che Wesmorlyn sia bigotto e arrogante, lui che Charlotte sia troppo bella e selvaggia per diventare sua moglie, dopo che si è dato tanto da fare a riabilitare il nome della famiglia. Ma poiché Charlotte è impegnata nella ricerca di una persona che le sta a cuore, Simeon si sente in dovere di aiutarla. E in un gioco di segreti scoprirà che la passione e l’impulsività della giovane lo attraggono oltre ragione, rischiando di mettere in grave pericolo anche il loro nascente amore.
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Direttamente dalla scrivania di Lucilla
Finalmente è arrivato novembre e , puntuale come la caduta delle foglie, è arrivato anche l'ultimo (per ora) capitolo della saga dei lupi mannari di Donna Lea Simpson, per le amiche 'Marge'.
Visti i disastri da lei combinati con i primi due romanzi, non è che da questo mi aspettassi follie ed infatti le mie previsioni sono state centrate in pieno.
Ma andiamo per ordine: l'azione, precedentemente ambientata in un tenebroso maniero nel cuore della Foresta Nera, si sposta in Inghilterra, dove si reca l'ultima cucciolotta dei von Wolfram, Charlotte, per incontrare il promesso sposo inglese.
E sì, poichè, per qualche strana ragione, è tradizione di famiglia sposarsi all'estero!
L'allegra combriccola da Oktoberfest in trasferta comprende anche il fratello Christoph, il lupo alpha del branco, e la sorella illegittima Fanny, che probabilmente è frutto di una scappatella del padre con la cagnetta in calore dei vicini; eh già, perchè questa strana famiglia sarà lupesca ma è più prolifica dei conigli, soprattutto di figli spuri.
Charlotte ha anche l'obiettivo, non tanto segreto, di trovare la madre inglese di Fanny.
Appena giunti sulle sponde di Albione, Charlotte si rende subito ridicola andando alla festa del suo fidanzamento e rimorchiando un altro, lasciando il promesso sposo a fare la figura del beota.
Che poi è la definizione che gli spetta: descritto come un manzo niente male, è però un bacchettone da prendere a calci in bip, tutto teso a riscattare l'onore di famiglia compromesso tanti, ma tanti anni prima.
Lui, infatti, Wes, non è un normale essere umano (ma che sorpresa, huuuu!!!), ma si tratta di un Angelo.
Proprio così: ho dovuto rileggere il pezzo diverse volte prima di capire che l'autrice intendeva proprio uno degli Angeli caduti nel corso della biblica ribellione di Lucifero! A rimorchio si porta un altro della sua specie, proprio il biblico Semyaza.
L'altro uomo rimorchiato da Charlotte è invece un normale, si fa per dire, lupo mannaro, tale Lyulph Randell, che odia l'angioletto e trama per distruggerlo insieme alla propria amante, portandogli via, ovviamente, la bella Charlotte.
Il romanzo è una tragicomica rassegna delle più incredibili fesserie che abbia mai letto; tra lupi, zingari, plurimi ricongiungimenti madre-figlia e intrighi degni più di Beautiful che di un romanzo di oscure passioni, la nostra Marge infila alcune tra le piu memorabili perle di comicità involontaria: per esempio, il protagonista che vive con un paio di ali traslucide nascoste sotto la marsina regency e che sfodera per svolazzare come uccel di bosco al di sopra della tenuta avita.
Oppure, come quando l'ineffabile autrice parla dello scultoreo corpo dell'Angelo (poco) tentatore: fra ilei sporgenti e docce vertebrali (giuro!) mi sembrava di star leggendo un trattato di anatomia!
Eppure, come riportano le note sull'autrice, fra gli interessi extraletterari della Simpson ci sarebbero solo la cucina e il collezionismo di stoviglie antiche (vorrebbe dire che le piaccioni i vecchi mestoli? Glieli do io! In testa!) , non la medicina!
E poi, che cavolo di nome è Lyulph??? Non sono nemmeno certa della pronuncia.
In ogni caso, è un babbione almeno quanto l'angiolone, visto che si fa portare al guinzaglio dall'amante-strega più come un barboncino nervoso che come un baldo lupo mannaro.
Charlotte, invece, è un poco riuscito mix tra una femminista traviata e Chrissy di "Tre cuori in affitto": cretina come poche, è capace di arrabbiarsi per un nonnulla, anche quando ha torto marcio. Carattere forte, sì, ma un tantino portata allo svagello mentale.
Il ruolo del budino spetta invece a Fanny, campionessa mondiale di Fazzoletti Inzuppati di Lacrime e Torcimenti di Dita: ma che è, la testimonial dei fazzolettini Tempo?
Attenzione Spoiler
Scena-clou del romanzo, però, è quella in cui i due protagonisti fanno l'amore. Perchè, visto che lei è una lupa e lui un angelo, mica possono fare le cose normalmente: no, devono farlo volando.
Proprio così: con supremo sprezzo del ridicolo, i due colombi ibridi copulano agganciati svolazzando nel cielo notturno di Londra. Ovviamente senza che nessuno li veda. Altrimenti immagino i commenti:- "E' una nuvola? E' una mongolfiera? No, è uno dei soliti deliri della Simpson!"
A questo punto mi chiedo davvero: ma cosa si fuma questa donna quando si mette alla tastiera?
Comincio ad essere seriamente preoccupata per la sanità mentale di Marge e per la mia, che mi sorbisco tutti i suoi parti (aborti?) letterari. Sì, perchè questo non è l'ultimo romanzo della serie, ma se ne annuncia almeno un altro, se non di più. Uno per ogni canide del branco, bastardi compresi.
Fortunatamete tra l'uno e l'altro passano dei mesi e ho il tempo di metabolizzarli a dovere, senza effetti collaterali.
Quasi.
Ora scusate, ma devo andare fuori, sento un impellente bisogno di ululare alla luna.
Lucilla
Per leggere la recensione al primo romanzo, cliccate qui (LINK)
Per il secondo romanzo della saga, cliccate qui (LINK)