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FUORI CAMPO: intervista a Patrizio Anastasi

Creato il 05 marzo 2013 da Viadeiserpenti @viadeiserpenti

FUORI CAMPO: intervista a Patrizio AnastasiPatrizio Anastasi è nato nel 1987 e lavora come illustratore.
www.turquoiseisland.com

Da dove vieni, dove sei e dove vai?
Vengo da un punto perso nello spazio. Ci tornerò per chiudere un cerchio.

Come hai iniziato a disegnare e come ti sei avvicinato al mondo dell’illustrazione?
Ho iniziato con mio papà, quando ero bambino. Dopo cena ci mettevamo sempre insieme a disegnare sul tavolo in sala, era un momento molto atteso.

Qual è il tuo metodo di lavoro e come affronti un nuovo progetto?

FUORI CAMPO: intervista a Patrizio Anastasi
Mi piace ironizzare sul significato delle cose e sulla loro forma, credo che sia sempre un concetto a generare un’immagine, ma a volte può accadere il contrario; di solito mi servo di elementi naturali e di oggetti che uso quotidianamente per comporre i miei disegni; il lavoro si completa da solo quando raggiunge una sorta di equilibrio che non sei più tu a controllare.

Ci sono artisti che hanno influenzato il tuo percorso di crescita?
Molti. Uno in particolare, Renè Magritte.

C’è una casa editrice, italiana o straniera, di cui apprezzi particolarmente il lavoro?
Ultimamente sono nate moltissime piccole case editrici in Italia e nel resto del mondo, seguo con molto interesse alcuni lavori di Orecchio Acerbo, Nieves, Tomoko, Edition Taube, per citarne alcune.

FUORI CAMPO: intervista a Patrizio Anastasi
Il mercato dell’illustrazione parla italiano? Quali sono oggi le opportunità per un giovane illustratore?
Il mercato dell’illustrazione parla la lingua di internet, le opportunità di lavoro e soprattutto di collaborazione sono aumentate, è più facile oggi farsi conoscere e conoscere grazie al web. La professione di illustratore è in continua evoluzione, ci sono confini sempre più labili tra le varie discipline delle arti visive.

Puoi consigliarci un libro?
Presentarsi all’appuntamento di John Berger, edito da Libri Scheiwiller.

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