Oggi è la "Giornata nazionale dell'Unità, della Costituzione, dell'inno e della bandiera". Questa festa è assolutamente positiva, ma mi irrita che molti la vivano con sentimenti ultrapatriottici, nazionalisti e anacronistici.
Il 17 marzo viene considerata come una "giornata promuovente i valori legati all'identità nazionale". Perché si dà per scontato che l'identità nazionale porti con sé dei valori? Che senso ha ancorarsi ancora a un certo ultrapatriottismo che ostacola il progresso? Che senso ha tutto ciò in una società sempre più multiculturale e multietnica? Va benissimo festeggiare l'unificazione d'Italia e la nostra Costituzione, ma non con queste modalità e questi toni.
Da bravo antinazionalista, antipatriottico e antitradizionalista, di certo non posterò l'Inno di Mameli. Al suo posto, vi propongo La Espero.
Il nazionalismo è una malattia: curiamola!
Il patriottismo sfrenato è frutto dell'ignoranza: colmiamola!