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Fuorisalone 2015: Brera Design District fa battere il cuore antico della città

Creato il 17 aprile 2015 da Alessandrapepe @AlessandraPepe

Se Ventura Lambrate è il distretto che mi incuriosisce ogni anno sempre di più dal punto di vista della sperimentazione e dell’autoproduzione Made in Italy e internazionale, a Brera Design District vado sempre con l’idea di immergermi in un racconto quasi fiabesco. Botteghe, showroom, gallerie, cortili aperti, angoli di città che per i più rimangono nascosti e off limit durante l’anno e che in occasione della Design Week aprono le porte per farsi scoprire in tutta la loro grande bellezza.

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Oggi il racconto sarà per questo ancor più ricco di immagini. Inizio con Republic of Fritz Hansen, nonostante conosca molto bene lo show room di corso Garibaldi, quando entro ho la sensazione di essere in un luogo diverso. Per il Fuorisalone questo spazio è stato rivoluzionato per accogliere i visitatori in una vera e propria casa super accogliente.

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In questo ambiente, scopro subito i pezzi del momento. La sedia Fri di Jaime Hayon mi cattura! Che meraviglia, la possiamo considerare l’evoluzione naturale della Ro. Quest’ultima dà quella sensazione di protezione e riparo, Fri invece rappresenta il confort condiviso, su di essa non si ha la sensazione di essere inavvicinabili e chiusi nel proprio ristoro fisico e mentale. In tessuto con morbide rifiniture è disponibile in diverse colorazioni. Versatile, si adatta a diversispazi domestici. Per l’occasione anche le sedie della Serie 7 si vestono a nuovo con un look multi color davvero divertente.

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Lasciato lo show room di Fritz Hansen, vengo incuriosito dalle vetrine del vicino Magis Design che oltre all’iconica Magis Proust in versione orange, vengono presentati complementi d’arredo, sedie, tavoli e sgabelli per la casa, per il contract e per l’outdoor.

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Il prossimo è un racconto fatto di intrecci casuali e di angoli incantevoli. Raggiungo la vicina Pelota per ammirare l’allestimento di Austrian Design Pioneers, respirando sempre vento del nord ci addentriamo in questa fantastica e spaziosa location per scoprire una selezione di complementi d’arredo che meglio rappresentano il design industriale austriaco. Subito incontro Fe/Zn di Dejana Kabiljo. Una fitta trama metallica colorata in oro per una poltrona ribelle. Lo spazio e molto grande e tanti sono i pezzi esposti, G-Box di Thomas Rattinger è davvero accattivante. Una scatola, una cassettiera a vista, una serie di comodi ripiani, in ogni caso un oggetto del desiderio. Tra i designer troviamo anche il duo Thomas Maitz e Martin Pabis che propongono lo scrittoio Senior Caspar e Adolf Krischanitz con la sua Chair Bentwood no. 02.

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Anche la sezione dedicata alla luce presenta delle novità interessanti, Wood Light di 13&9 Design e Nomadic Light di Katharina Eisenkoec si fanno notare tra le tante.

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Esco dalla Pelota e noto un certo movimento sul marciapiede opposto, entro in un vecchio portone e mi trovo di fronte ad un inaspettato scenario. Questa fu la casa di un campione di Pelota, scelta appunto per la vicinanza. Ora, di un falegname che ha fatto di questo spazio la sua casa bottega, apre le porte per un’installazione da sogno. In questa vecchia falegnameria Brodie Neill, fondatore del brand Made in Ratio, presenta la sua nuova sedia Alpha Chair e lo fa circondandola di tavoli, poltrone, librerie e oggetti tutti appartenenti alla nuova collezione.

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Mi muovo verso il centro e non posso fare a meno di entrare all’Accademia di Belle Arti di Brera. Trovo ad accogliermi Cristina Rota, curatrice di questa rassegna che presenta Belgium is Design una mostra dedicata a dieci studenti provenienti dal Belgio e premiati di anno in anno da scuole professionali e associazioni di settore del paese per il loro talento creativo. In questa location storica capita così di trovare di fianco alla riproduzione in gesso di una scultura del Canova, anche un complemento o un oggetto destinato al vivere moderno.

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Quelle che seguono sono le immagini dei vincitori di quest’anno e di quanto avrei voluto portarmi a casa, un po’ troppo voluminoso e pesante per muovermi in scioltezza.

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In realtà non sarebbe finita qui, Brera Design District quest’anno è davvero affollato di eventi e istallazioni, impossibile far stare tutto in un post. Avrò sicuramente tempo e spazio per approfondire tante cose nelle prossime settimane dopo la deign week. Nel frattempo voglio ringraziare Alessandra, Francesca e Alessando che con le loro reflex hanno immortalato gran parte degli oggetti che avete visto in questi post. Vabbè piove e non sarà una giornata facile, in ogni caso mi preparo per raggiungere, San Gregorio Docet, San Babila Design Quarter e la vicina Università Statale. Funk Design And The District torna domani!

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