Fuorisalone 2015, per le vie della Tortona Design Week

Mentre ci prepariamo a mordere la seconda giornata ufficiale di Fuorisalone, ecco cosa ho visto ieri per le strade del primo e più antico distretto della settimana milanese del design. Iniziamo per ordine, alla sua seconda edizione meneghina, festeggia quest’anno il suo trentesimo anniversario; Tokyo Design Week, sorprende per quel coloratissimo rigore nipponico. Contenuti e media art declinati al fashion, al design e al suono. Installazioni, copertine, tendenze e stili per vari ambiti creativi. Davvero molto divertente, si passa dai complementi e oggetti d’arredo alla graphic art, dal food al sound design. Il progetto di EP3 mi ha colpito a tal punto che l’ho pure provato, non vi dico nulla guardate e passate di li per scoprire cos’è.

Proseguo e raggiungo gli spazi dell’Ex Ansaldo e mi trovo in Francia. France Design raggruppa i principali attori del mercato d’oltralpe. Due le aree, Talents & Economy dove troviamo il patrimonio creativo applicato all’industrializzazione in tutti i suoi meandri, qui ritroviamo tanti brand affermati e Via Design, desdicata alla creatività emergente. Oltre settanta i pezzi esposti per altrettanti tra designer e aziende, selezionati grazie anche al sostegno di diverse realtà che hanno come obiettivo la promozione del design francese nel mondo.

Al piano di sopra scopro Designer Block, una collettiva di designer inglesi che propongono uno stile punk, tra l’avanguardie e la provocazione. Si trovano i complementi d’arredo di Milton Piriest e di Lina Patsiou, i tessuti di Pernille Holme, le decorazioni di Alex Garnett e le carte da parati di Timorous Beasties. A proposito di queste ultime, mi sposto all’interno di Opificio 31 e incontro una bella storia. Un’amicizia lunga oltre trent’anni quella di Paola Navone e Daniel Rozensztroch. Insieme presentano NLXL Double face, un’inedita wallpaper collection, Addiciton lei, Obsession lui. Due percorsi in una location stile home sweet home circondati da carte da parati per arredo. Ogni ambito un incantevole set.

Resto qui perchè trovo altre cose interessanti. Piccoli spazi si affacciano su questo cortile e incontro Karven, viene da amsterdam e alla domanda materials? Mi risponde senza esitazione, iron!. La sua collezione di lampade da soffitto e da parete la definisce una tanto elementare quanto meravigliosa reazione tra ferro, ossigeno, acqua e tempo. Roest disarma per il suo essere raw, ma piace. Di fianco c’è Graypants con un’installazione di forte impatto. Una cascata di luce a led  ispirata dal takebreathing, in effetti lascia senza fiato nonostante lo spazio sia davvero limitato.

Differenti mondi produttivi si incontrano a Poliuretano è. L’opportunità per mostrare come l’impiego di questo versatile materiale possa declinarsi in diverse aree dell’arredo: home, office e contract. All’esposizione prendono parte SpHause, Felice Rossi e Giovannetti per raccontare, attraverso oggetti e complementi, ricerca e sperimentazione. Mi sposto per raggiungere il Magna Pars e li trovo Phanto, tendenza e funzionalità tenute insieme da materia. Questa è la filosofia della nuova collezione di arredi presentata durante questa edizione della design week. Il mood mi piace, lo stile è contemporaneo ma l’effetto materico narra di un tempo passato, quasi vecchi mobili che si tengono orgogliosamente al passo con i tempi. L’idea del tavolo con appendi tovaglioli la trovo geniale.

Cambio strada e mi dirigo verso via Savona 52, li c’è CNA la Confederazione Nazionale dell’Artigianato, che promuove anche quest’anno la coppia Signor Piccolo Artigiano e Gentile Signora Innovazione Tecnologica. Diciamo il saper fare unito al saper innovare. Questo è il racconto dell’esposizione che porta alla ribalta dieci progetti selezionati per Exploit 2015 realizzati dai designer di ADI Lombardia. Nuove tecnologie, accessibilità, rispetto dell’ambiente per un’esposizione dedicata al rito del cibo: preparazione, cottura, presentazione, assunzione, conservazione e trasporto.

Ok domani ci rivediamo in Ventura Lambrate, Funk Design And The Districts sarà li nella terra di sperimentazioni e autoproduzioni. Stay tuned!