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Fuorisede: mezzi pubblici, sfida perenne

Creato il 25 maggio 2011 da Verymuch

Scritto da Giuseppe Corasaniti   

Mercoledì 25 Maggio 2011 16:46

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Sembrerà strano ma muoversi in una grande città, richiede esercizi mentali e allenamento costante su più versanti. Memoria, fisico e pazienza solitamente la fanno da padrona. Se per le prime due esiste una reale possibilità di successo, la pazienza per quanto “palestrata” possa essere avrà sempre il suo limite. Così un bel giorno d’estate, la rottura dell’autobus, lo sciopero contemporaneo della metro, i mezzi sostitutivi nei quali per entrare necessita districarsi in tetris style tra ascelle maleodoranti, chiarirà quanto è sottile la linea uomo/animale. Tutto questo dopo aver idealizzato il progetto assoluto di arrivare in anticipo all’ultimo esame estivo fondamentale, a un colloquio di lavoro, insomma a tutto ciò che fino ad allora ti ha massacrato cerebralmente mentre il restante della compagnia ti chiamava da spiagge soleggiate di ogni dove.  Il collasso del sistema nervoso, non si hanno altre chance. Non importa più quanto il carattere calmo e la tua pazienza ti abbiano sempre contraddistinto, si arriva al limite. Se tutto ciò non vi è mai successo, non vi allarmate, avrete il tempo di poter saggiare gli autobus notturni senza via di scampo. Sono quelli che collauderanno il vostro self control: ore di attesa, corse suicide per il posto a sedere e, ciliegina sulla torta, autista che dopo epocale tappa con fiatone vi chiude le porte in faccia. Pazienza? Tzè.

QUALE PRENDO?

Autobus, metro e tram. La vasta scelta di mezzi sembra giocare a nostro vantaggio. Il tutto sta nel saper scegliere in maniera intelligente a seconda delle fasce orarie. Quelle di punta equivalgono quasi sempre a paralisi di autobus, che pur avendo corsie preferenziali trovano spesso e volentieri difficoltà nel dribblare auto clandestine. Il tram, per quanto lento, non pone limiti di traffico ed è agevolato da una frequenza notevole; quando non si rompe e questo accade spesso. La metro in assoluto resta il miglior mezzo, previe manifestazioni o scioperi di ogni sorta, purché disposti ad incunearvi nella folla selvaggia come si deve. In definitiva: se preferite leggere un libro e siete usciti di casa in anticipo, il tram la fa da padrona, la metro per rapidi spostamenti è infallibile e gli autobus invece, hanno una buona percentuale di casualità nei modi e nei tempi. Di certo c’è solo che almeno una volta in qualsiasi caso, imprecherete.

TOP 5 CONSIGLI PER MOBILITARSI

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Orari di punta: rassegnarsi in partenza

Puntualità: termine depennabile dal vocabolario

Calcolo tragitto: meno cambi possibili, più salute

Lettore Mp3 e libri: compagni indispensabili

Posti a sedere: è un gioco di prestigio

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L’ora di attesa media per un autobus notturno. Quando va bene.

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