Si è tenuto a Bologna un esperimento di fusione a freddo.
La dimostrazione era pubblica e si poteva accedere per invito.
E stato mostrato come un piccolo reattore nichel-idrogeno abbia prodotto un po’ di Kw termici grazie a una scarica che ha innescato il processo.
Il reattore, è pronto per produrre energia anche a livello industriale. L’inventore è l’ingegnere Andrea Rossi che protegge la sua creatura con un brevetto, lo segue il professore Sergio Focardi.
Il setting sperimentale in pratica è quello che vado a descrivervi.
L’acqua viene fatta passare da una pompa nel reattore, lì viene scaldata dal calore generato dalla reazione di fusione fredda Ni-H. Con delle termocoppie viene misurata la temperatura dell’acqua sia in ingresso sia in uscita (ora come ho detto è stabile sui 101°C). L’innesco del reattore avviene tramite resistenze, l’assorbimento dell’apparecchiatura al momento è 1269W, ancora non ci hanno fornito i dati della potenza in uscita. Rossi ha spiegato che l’apparecchiatura in funzione può produrre sui 6 o 7KW o comunque - ha aggiunto - fino a 10KW. Non parliamo naturalmente di energia elettrica ma termica.
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