L’acquisizione di Beats Electronics da parte di Apple, i noti produttori delle stesse cuffie è stata vista dagli addetti ai lavori con un misto di sorpresa e attesa.
Nessuno si aspettava questa mossa ma specialmente nessuno ha una chiara idea delle ragioni che hanno spinto Cupertino al pagamento.
E ora è la volta di Walter Isaacson, il biografo ufficiale di Steve Jobs; secondo lui, infatti, l’entrata di Iovine nelle falangi di Apple non c’entra praticamente con la musica: riguarderebbe invece il video.
Una cosa è stata chiara sin dall’inizio: i co-fondatori della società Jimmy Iovine e il musicista Dr. Dre saranno i nuovi dirigenti a Cupertino.
Un’azione che mira da una lato a dare un rinfrescata all’immagine della mela, e dall’altra a ridare nuovo lustro ai rapporti rugginosi con le Etichette della musica, visto che Iovine è anche fondatore della Interscope Geffen A&M e della Interscope Records.
Sullo sfondo la volontà di poter recuperare il mercato perso da iTunes in favore di alcuni competitor agguerriti come YouTube, Spotify e Pandora, lanciando abbonamenti musicali o addirittura si prospettava: una versione di iTunes per Android.
Tutto sembrerebbe iniziare alla perfezione, eppure è opinione di Isaacson che l’acquisizione serva a tutt’altro; o per meglio dire, il fine è ultimo resta comunque quello di lisciare i produttori di contenuti, ma la musica c’entrerebbe marginalmente.
In una intervista a Billboard ha dichiarato:”Isaacson pensa che l’accordo tra Apple e Beats non riguardi le cuffie o la musica in streaming, quanto piuttosto il video. A suo modo di vedere, Tim Cook vuole convincere Iovine a gestire il business dei contenuti di Apple per aiutare la società a lanciare il famoso prodotto TV di cui si parla da anni. Un prodotto messo in standby poiché Apple non riesce a far salire sul treno tutti i produttori di contenuti.”
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