Gabbiano giovedì scorso ha fatto un bagno di folla come quelli in cui raramente si è buttato.
Eh sì, perché Gabbiano, pur non essendo affatto fashion victim, ha preso e ha partecipato alla Vogue Fashion’s Night Out di Roma (una “notte della moda”, per chi non ne avesse sentito parlare!)
Gabbiano, per l’appunto, si chiedeva se avesse senso andarci, ma la curiosità-gabbiana lo spinge a volte verso mete che non penserebbe neanche lui di frequentare.
E allora, eccoci là.
Prima di proseguire, mi sento di tornare in prima persona, perché non credo che sarei capace di reggere la terza per tutto il post, come fa SuperDelly. Lei poi ha un suo stile; in fondo è come se raccontasse la storia della sua eroina alter ego! (però a volte la terza viene naturale.. sì, è decisamente una questione di prospettiva)
Il palco in piazza di Spagna, coi palloncini che volano
Eccomi quindi giungere a piazza di Spagna, e trovarmi davanti a un palco coperto, illuminato di azzurro, con tanti palloncini bianchi sopra. Mentre sto cercando ancora di capire cosa sia, vedo un cameraman che prende al volo la telecamera e si avvicina rapidamente a una specie di podio, dove sta arrivando qualcuno. Allora lo seguo, e a un certo punto vedo apparire una donna bionda, di una certa età. Non so chi sia. Sento qualcuno dire che è un’attrice: scoprirò l’indomani che era invece Franca Sozzani, la direttrice di Vogue Italia!
Se sapessero della mia ignoranza, come minimo mi caccerebbero, penso.
Ogni tanto dal palco vengono sganciati palloncini bianchi nel cielo notturno, ed è un bell’effetto, con quella luna artificiale posta tra terra e cielo.
Visto che c’è da esplorare, come minimo, via del Babuino e via Condotti, riparto più o meno subito.
Imbocco via Condotti, dove trovo una folla immensa, mai vista in quella strada. Da alcuni negozi giunge la musica mixata dai Dj dietro la vetrina.
Proseguo, e pochi passi dopo aver osservato una fila enorme davanti a Louis Vuitton, mi trovo completamente fermo. Noto allora che un folto gruppo di persone staziona davanti alla vetrina di La Perla. Mi giro quindi anche io verso di essa, e mi accorgo che in vetrina ci sono due modelle, col loro bravo completino intimo, sedute. Sembrano distaccate, ma a tratti abbastanza divertite, in parte incuriosite da tutta quella gente là fuori che le guarda. Non sono volgari, con i loro completini neri, tutto sommato ben più coprenti di certi costumi che si vedono al mare. Ascolto una donna lamentarsi un po’ per la vetrina, tacendo poi, però, quando una modella va nel retro e al suo posto appare un giovane modello
Via Condotti, verso Trinità dei Monti (qualche spazio vuoto c'era ancora!)
Proseguo. Guarda a destra, guarda a sinistra, a un certo punto mi accorgo che una ragazza è rivolta verso di me. Non sono così sicuro che guardi me, visto che sono in mezzo a una folla oceanica; quindi non ci faccio caso e vado avanti. Però intanto ci ripenso, e mi giro: mi sembra che mi guardi ancora. Perché mi guardi, ragazza?
La osservo con aria dubbiosa, del tipo: “ci conosciamo?”. Ma rimaniamo distanti come eravamo già prima. Proseguo. Ma la ripenserò: quanto era carina. E per carina non intendo “strafiga”, era un amore, ecco! Perché, ragazza, mi guardavi coi tuoi occhi scuri, con quel viso dolce? Forse mi si era sporcata la camicia e tu non sopporti le macchie?
Chi sarai stata, come avrai parlato? Stavi guardando veramente me?
Be’, dopo un passaggio abbastanza rapido per via del Corso, mi ritrovo in via del Babuino, dove sono presenti numerose boutique di moda. Osservo da fuori un cameriere pronto ad offrire aperitivi presso l’emporio Valentino; ascolto la musica non troppo chiassosa provenire dalla boutique Armani.
Noto due ragazze un po’ in disparte, sul marciapiede, e mi accorgo, sorpreso, che stanno facendo un cambio scarpe! Non sarà l’ultimo che vedrò: per la serata sono stati sfoggiati numerosi tacchi 12, e si sa, per camminare sui sampientrini, non sono proprio l’ideale!
Sono quasi a piazza di Spagna, quando rimango stupito: vedo Tiffany con le porte spalancate!
Vedere quel negozio, sempre blindatissimo, così, mi fa davvero una strana impressione. E poi tutta quella gente dentro, quando normalmente ci vedi una o due persone! Ovvio che entro anche io! È la prima volta che entro da Tiffany. L’occhio mi va a una serie di piccole chiavi e lucchetti, e penso: “ma Tiffany esisterebbe, se non esistesse l’amore?”
Guardo le pareti, il soffitto, di un beige delicato. Un ambiente decisamente accogliente e sobrio. Saluto Tiffany osservando la famosa scatolina verde acqua, chiusa nel suo nastro bianco.
Sulla via del ritorno, passo vicino a via delle Convertite, dove il negozio Napapijri ha organizzato una specie di discoteca all’aperto: neve artificiale, musica altissima (dopo 30 secondi sono già stordito
); la folla in parte balla, in parte è intenta a usufruire delle bevande offerte nel negozio.La "discoteca" in strada della Napapijri
Torno verso piazza Venezia, lasciandomi alle spalle musiche, vetrine e aperitivi.
Non so se parteciperò a eventuali future edizioni della Vogue Fashion’s Night Out, ma farci un giro stavolta è stato interessante.