Gabriele Poli, IL PORTALE DELLA PERIFERIA, bozzetto
Gabriele Poli, IL PORTALE DELLA PERIFERIA. Inaugurazione sabato 29 giugno 2013 alle ore 18:00 per l’opera gigante di Gabriele Poli dal titolo Il portale della periferia che sarà issata con i 120 metri quadri di struttura e i 60 metri quadri dipinti dall’artista a Milano presso Il Mercatino di Baggio in via Seguro 111 (MAPPA). Si tratta di una grande struttura verticale permanente all’aperto dipinta su di un unico telero, che sarà possibile vedere sia dall’interno del Mercatino di Baggio che passando dalla tangenziale Ovest nel tratto tra le uscite di Bisceglie e Settimo Milanese. ‘Il Mercatino di Baggio’ è una vasta area attualmente attrezzata alla promozione dell’usato ma soprattutto, con la realizzazione di spazi dedicati al teatro e alla musica e grazie all’energia e la passione profusi del suo ideatore Nicola Riccardi, si prefigura come una nuova agorà, luogo suggestivo di incontro comunitario e culturale della zona. L’iniziativa del portale, sostenuta anche dalle associazioni BaggioX e Baggiobenecomune è destinata anche alla raccolta di fondi per il restauro del celebre Organo di Baggio.
Alla manifestazione saranno presenti anche autorità comunali.
Descrizione – testo di Gabriele Poli
L’opera è un portale praticabile trilitico alto circa dieci metri e largo dodici e nasce da una preesistente struttura pubblicitaria dismessa.
Su di essa verrà issato e installato il dipinto, eseguito con smalti sintetici su una tela plastica sagomata di circa sessanta metri quadrati.
La sua collocazione fisica e la sua visibilità, in prossimità dell’anello più esterno della città, assume il valore simbolico di un segno forte e vitale nel paesaggio periferico.
Il portale sarà accessibile dall’interno del mercatino e visibile passando dalla attigua tangenziale Ovest nel tratto tra le uscite Bisceglie e Settimo Milanese.
Gabriele Poli, IL PORTALE DELLA PERIFERIA – lavorazione
Il dipinto presenta, rispetto al mio linguaggio pittorico attuale, alcuni aspetti figurativi più espliciti al fine di consentire una maggiore leggibilità anche rispetto a una visione in movimento.
Sul setto di sinistra appare un soggetto tipico della mia pittura, l’angelo della periferia, ricostruzione di una possibile figura che rinasce dai frammenti di una identità umana frantumata e dalla riflessione formale e no sugli Angeli ribelli di Osvaldo Licini, poeta della marginalità e dell’infinito.
Lungo l’architrave si sviluppa il paesaggio agricolo e suburbano tipico di questo territorio determinato da una fuga prospettica verso la parte destra dell’dipinto, dove appare il famoso organo di Baggio.
Dalla base del secondo setto montante salgono verso l’organo una serie di oggetti desunti dalla realtà materiale dell’adiacente mercatino dell’usato.
Oggetti che possono riacquistare utilità e dignità al nostro sguardo, come metafora esistenziale, riscattandosi dall’oblio a cui erano destinati.
L’insieme, il portale, vuole essere un congegno simbolico espressivo rivolto alla comunità i cui confini del sentire sono talvolta perentori e rigidi come quelli di coloro che si muovono coattamente nei veicoli lungo la tangenziale.
Il portale vuole essere un invito a varcare i limiti predefiniti dalla consuetudine.
La scelta di affrontare singolarmente questa impresa, nata nella mia immaginazione già da alcuni anni nell’osservare passando sulla tangenziale quella impalcatura inerte, rappresenta anche un confronto materiale e identitario con questo territorio in cui sono nato e che amo.
Dove talvolta, tra incerti confini, si aprono varchi di infinito e di bellezza, che a parlarne di questi tempi sembra assurdo.
Un grande ringraziamento a chi mi ha permesso di realizzare questo lavoro.
Gabriele Poli
Elenco di alcune opere di Gabriele Poli presenti in permanenza in spazi pubblici:
- MAPP Museo Arte Contemporanea Paolo Pini – via Ippocrate, 45, Milano
“Iconografia della libertà”, installazione, padiglione 9, 1998 – 2013
- Galleria Magenta 52, Via Crocefisso 2/A, Vimercate
“Portale” 2004
- Galleria d’Arte Contemporanea Cascina Roma – San Donato Milanese
Acquisizioni, 2004
- Istituto Milanese Martinitt e Stelline – via Pitteri, 56, Milano
Asilo nido “Il Giardino dei Monelli”, decorazione pavimentale, 2006
- Ospedale Fatebenefratelli – C.so di P.ta Nuova, 23, Milano
“Trittico dei Sentimenti”, installazione pittorica salone reception, 2006
- Pio Albergo Trivulzio – Via Marostica, 8, Milano
“I Colori dell’Angelo”, installazione pittorica, ingresso lato sinistro, 2008
- Civico Museo “Parisi Valle”, Via Leopoldo Gianpaolo, 1, Maccagno (VA)
Acquisizioni, 2009
- CISL Milano, via Tadino, 23, Milano
Sala Brodolini, “La Medusa delle Periferie”, 2009
- Rho, area pedonale via della Madonna, in collaborazione con la Galleria Quadrifoglio e il patrocinio del Comune, dipinto murale, 2012
GABRIELE POLI
Vive e lavora a Milano dove è nato nel 1957 e dove si è diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera nel 1979. Sito web : www.gabrielepoli.com
Dai primi anni ’80 comincia la sua attività espositiva a Milano partecipando a numerose mostre e rassegne di pittura con mostre collettive e personali: Centro Ponte delle Gabelle, Galleria delle Ore, Palazzo della Permanente, Palazzo Reale, Isal, Galleria San Fedele.
Fra le presenze all’estero si ricordano: Namsos (No) personale 1998, Augsburg (GE) 2002, Birmingham (UK) 2003, Berlino (GE), Ginevra, Cern (HE) 2005, La Gaude (FR) personale 2006.
Tra le mostre personali più recenti ricordiamo:
Gabriele Poli, “La Zattera della Medusa”, Spazio Tadini, Milano, nel 2009; “Anges de banlieu”, Orenda Art International, Parigi, nel 2010; “Gabriele Poli, Angeli, Muri e Paesaggi”, Studio d’Arte Bazzini 15, Milano 2011; “Territori della Luce”, Palazzo Municipale, Merate 2011; “Tappe cromatiche”, Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo (Como), e “Percorsi cromatici”, Studio d’Arte Bazzini 15, Milano, 2012.
E’ invitato alla LIII Edizione del Premio Bice Bugatti Segantini, a Nova Milanese.
Nel 2013, fra le altre, ricordiamo le personali di Gabriele Poli allo Spazio Tadini e al Centro Culturale Emmaus a Milano e la partecipazione alla mostra itinerante europea ‘Al-Kimiya’ promossa dalla Fondazione Manfredi.
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