Erano gli ultimi anni della Belle èpoque, gli anni del cubismo e dei balletti russi. Coco Chanel mostrava i suoi capelli alla garconne, che suscitavano scalpore e ammirazione nello stesso tempo.
Ma fu lo scoppio della Grande Guerra a portare fortuna a Coco: nel 1914, su consiglio di Capel, la stilista rimase a Deauville, la località più alla moda della Normandia, dove decise di creare vestiti per le ricche signore che li si rifuggiavano.
L'anno successivo Gabrielle si recò a Biarritz, nel golfo di Biscaglia, e qui aprì un negozio, affidandone la direzione alla sorella Antoinette. Nell'arco di un anno, Coco si ritrovò a dirigere un'azienda che già contava oltre trecento operaie.
Nel 1917, durante una cena in casa di Cecil Sorel, Coco conobbe Misia Godebska, la quale diventò una delle sue più grandi amiche, dopo sua zia Adrienne.
Nello stesso anno, il suo grande amore Boy Capel, le annunciò il suo proposito di sposare la figlia di un Lord, senza voler però mettere fine alla loro relazione.
L'anno successivo fu un anno drammatico per Coco Chanel: morì sua sorella Antoinette, rimanendo così l'unica sorella, in quanto Julia era morta prima della guerra, e, alla vigilia di Natale, morì Capel in un incidente stradale sulla Costa Azzurra.
Seguì un periodo disordinato nella vita della donna, pieno di amanti, fino al 1921, in cui conobbe il suo secondo grande amore, il poeta Paul Reverdy, conosciuto in casa di Misia. La loro storia durò fino al 1924.
Questi furono gli "anni folli" di Chanel, divenuta ormai ricchissima, grazie anche alla creazione del celebre CHANEL N°5.
Dopo la rottura con il poeta, la sua vita fu proiettata in mezzo alla più alta aristocrazia inglese: divenne l'amante in carica di Hugh Grosvenor, duca di Westminster. Coco sperò fino all'ultimo di sposare il duca, reinventando addirittura la sua biografia (ad esempio le suore del convento dove aveva trascorso l'infanzia diventarono "ricche zie cattive"), e assegnò una pensione ai fratelli Alphonse e Lucien, poveri ambulanti come il padre, a patto che lasciassero il loro mestiere, per non farli rintracciare dai giornalisti. Ma alla fine il duca sposò un'altra donna.
Successivamente nella sua vita entrò Paul Iribe. La loro storia durò dal 1933 al 1935, quando Iribe morì improvvisamente, sotto gli occhi della donna, al termine di una partita di tennis.
Intanto in Francia trionfò il Fronte popolare nelle elezioni del 1936. Una delle conseguenze fu una serie di scioperi e di occupazioni: anche la casa di moda Chanel fu occupata dalle operaie e, nel 1939, allo scoppio del secondo conflitto mondiale, Chanel chiuse la sua maison.
Chanel cominciò a frequentare gerarchi nazisti e divenne l'amante di un ufficiale tedesco il cui soprannome era "Spatz", e che ra stato, nell'immediato anteguerra, una spia del Reich a Parigi.
Alla liberazione di Parigi, Coco Chanel fu arrestata, ma la sua detenzione durerà qualche ora. Impaurita scappò in Svizzera e per anni, fino al 1952, i suoi soggiorni in Francia furono brevi e pieni di cautela.
Tornò definitivamente a Parigi nel 1953 e l'anno successivo riaprì la sua casa di moda in rue Cambon, ma la collezione presentata nel febbraio di quell'anno fu un insuccesso. La gloria tornò l'anno successivo, quando tornò a dettare legge e a imporre il suo stile e la sua visione della donna.
Lavorò instancabilmente fino all'ultimo giorno. Morì a ottantotto anni, il 10 gennaio del 1971, nel suo appartamento dell'Hotel Ritz.
fonte: "Chanel" di Paul Morand.
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