Per le nostre due notti a Galatina questa volta abbiamo fatto le cose in grande, nientepopodimeno che a Palazzo Baldi, un hotel chic nel pieno cuore del centro storico a prezzi più che ragionevoli. Dopo un attentissimo restauro l'albergo si articola lungo quattro antichi palazzi costruiti in epoche diverse. Quattro palazzi talmente splendidi da far innamorare nel lontano XVII° secolo perfino il vescovo di Otranto, quel Gabriele Adarzo de Santander che si rifugiava qui per i suoi momenti di relax e che poi si stabilì definitivamente a Galatina. Suite stupenda quella del nostro vescovo, con tanto di cappella privata tutta affrescata, passaggio segreto e stanza nei bassifondi per chissà quale uso nefasto.
Certo non era paragonabile a quella dell'alto prelato, ma per una volta ho avuto la mia suite anch'io a Palazzo Baldi e non solo: balconcino con vista, postazione che adoro, e a disposizione dei clienti il bellissimo terrazzo sul tetto. Non ricordo che giorno fosse di giugno, ma la raffinata Galatina, borgo che in passato è stato feudo del più potente signore della penisola salentina, tal Raimondello Orsini del Balzo, era in festa, musica in piazza, luminarie, vicoli e ristoranti pieni, tutte le facciate delle innumerevoli chiese e palazzi nobiliari piene di luce come se fosse giorno, perfino i fuochi d'artificio.Leggo sulla guida che Galatina viene chiamata "ombelico del Salento" per la sua posizione geografica equidistante sia dal Mar Ionio che dal Mar Adriatico, circa una ventina di chilometri, e in effetti per noi ha funzionato da ottima base per visitare Lecce e Otranto e poi dirigerci verso Gallipoli, ma la vera ragione per cui Galatina resta imperdibile è la sua strepitosa Basilica di Santa Caterina d'Alessandria. Accipicchia se ne abbiamo viste di chiese in questo periplo pugliese, ma del calibro di Santa Caterina, nessuna, proprio nessuna, la sola che in fatto di bellezza possa far concorrenza alla Basilica San Francesco in Assisi. La Basilica di S. Caterina, insigne testimonianza dell'arte romanica in Puglia, è stata realizzata tra il 1383 e il 1391 su commissione di quel Raimondello Orsini del Balzo, feudatario di Galatina. Il Raimondello in questione pare abbia viaggiato molto spingendosi fino al monte Sinai, ma la Basilica deve probabilmente la sua edificazione soprattutto alla volontà di Papa Bonifacio IX di inviare i suoi frati francescani a "latinizzare" quel sud ribelle che nel XIV° secolo ancora praticava riti ortodossi. Si resta letteralmente senza fiato di fronte ad affreschi meravigliosi realizzati nel primo '400 da pittori di scuola giottesca, che ricoprono completamente ogni navata: su sfondo blu e perfettamente conservati gli episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento, roba da farti venire la fede anche se non ce l'hai.
Magazine Viaggi
Potrebbero interessarti anche :