
PIAZZA SAN SECONDO-VIA GARIBALDI-ASTI Ancora una volta il nostro paese, in violazione dell’articolo 11 della Costituzione, si trova a partecipare a una guerra.
Il nostro dissenso rispetto al regime libico, che condanniamo, non può renderci muti rispetto alla partecipazione dell’Italia negli attacchi alla Libia dell’operazione “Odissea all’alba ” .
Ripetiamo purtroppo per l’ennesima volta in questi ultimi 10 anni che non basta condire con aggettivi ‘abbellenti’ (giusta, umanitaria, preventiva) una guerra, perché questa sia meno ripudiabile.
Crediamo che si debbano usare strumenti diplomatici e non bombe.
L’Italia è uno dei principali partner economici della Libia e fornitore delle armi che hanno massacrato durante le rivolte; gli accordi economici e di cooperazione Italia – Libia già avevano all’interno chiare violazioni dei diritti delle persone. Basti pensare alle politiche migratorie, che non erano certo inquadrabili in scelte di cooperazione a favore dei diritti.
Adesso si arriva ad usare uno strumento ipocrita e immorale: LA GUERRA.