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Game Dev Tycoon – Recensione

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 12/03/2014

Cover Game Dev Tycoon

PC TESTATO SU
PC

Genere:

Sviluppatore:

Produttore: Greenheart Games

Distributore: Digital Delivery

Lingua: Inglese

Giocatori: 1

Data di uscita: 29/08/2013

VISITA LA SCHEDA DI Game Dev Tycoon

Pro-1Immediato e di facile comprensione... Contro-1… Ma superficiale sotto svariati aspetti

Pro-2Buona ricostruzione storica per le varie generazioni di console Contro-2Difficoltà risibile a lungo andare

Avete sempre sognato di sviluppare videogiochi, ma qualcosa o qualcuno vi costringe quotidianamente a rinunciarci? Bene, i ragazzi di Greenheart Games già da qualche mese hanno rilasciato un interessante videogioco che ci immerge all’interno di un’azienda del settore, partendo da zero, all’interno di un garage, dove i sogni talvolta diventano realtà… Attraverso Game Dev Tycoon potremo saggiare quelle che sono le reali difficoltà per tirare avanti come sviluppatori indipendenti, ma una volta raggiunto il successo le soddisfazioni potrebbero non mancare. Potrebbero, per l’appunto, perché nessuno è infallibile ed una sola mossa sbagliata, soprattutto se compiuta agli inizi, potrebbe azzerare tutti i nostri risparmi, legittimando la nostra fine. Il nostro fallimento.

“L’importante è partecipare”, qualcuno potrebbe pensare, ma non è questo il caso. Qui sarà importante aver successo, assecondare il mercato, ponderare bene cosa e dove sviluppare: l’obiettivo è quello di rivivere i bei momenti passati, per ogni generazione di console, fino alle attuali ed oltre… Ce l’abbiamo fatta? Scopritelo!

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DUE SU DIECI

Tutto ha inizio negli anni ’80, all’interno di un piccolo garage-ufficio; l’obiettivo è quello di farsi un nome, crearsi una piccola fan base, quindi andare alla ricerca del guadagno. Bisogna però procedere per gradi, partendo da piccoli progetti, quindi piccoli videogiochi, che ci consentiranno di accumulare un po’ di esperienza sbloccando nuove opzioni di creazione utili per lo sviluppo di titoli più complessi. Nel percorso di crescita e sviluppo che durerà oltre trent’anni, assisteremo all’evoluzione del Videogioco e delle varie epoche di console, introdotte con nomignoli buffi ma facilmente distinguibili per chi ha conoscenza del settore: a questo punto vi troverete davanti ad un Playsystem anziché una PlayStation, o ad una mBox al posto di una Xbox e così via. In parole spicciole, la nostra nuova avventura si svolgerà all’interno di quello che può benissimo essere considerato un gestionale nel quale la crescita ed i guadagni dovranno mantenersi costanti per non incappare in guai finanziari, quindi andranno ben gestite le risorse umane – leggasi come dipendenti e relativi stipendi – ed infrastrutturali o di servizio, per fare in modo che le nostre release raggiungano man mano valutazioni sempre più importanti, attirando così i favori del mercato ed attivando reazioni a catena grazie alle quali potremo migliorare i nostri uffici, il nostro staff, l’engine di gioco, fare un uso intelligente del settore marketing o addirittura di creare veri e propri laboratori di ricerca e sviluppo. Roba che non potrete fare tutti i giorni!

Sin dalle prime battute appare evidente quella che è l’impostazione di Game Dev Tycoon: interfaccia minimal, semplici grafiche ed uso appropriato dei colori, che si traducono in chiarezza e semplicità di gestione tramite il solo utilizzo del mouse. A questa apparente semplicità e superficialità, crescendo come team e diventando sviluppatori sempre più capaci, veloci nel portare a compimento questo o quell’altro incarico, e con un bagaglio culturale più pesante ed ampio sulle spalle, si sostituisce dopo le prime ore di gioco un buon numero di nuove opzioni che vanno dalla possibilità di realizzare engine grafici proprietari, di ricercare svariati generi videoludici, di capire come realizzare aspetti basilari per questo o quell’altro genere: dialoghi ramificati, intermezzi video, IA, design dei livelli, comparti tecnici di prim’ordine e via di seguito. Tutto questo sarà possibile tramite l’investimento di punti ricerca abilmente guadagnati durante le fasi di sviluppo, o grazie ai rapporti che potremo redigere a fine processo, quando il nostro videogioco è ormai completato ed è stato immesso sul mercato, ricevendo prima la critica da quattro “siti specializzati”. Ed è qui che casca l’asino, anzi, tutto il processo che porta alla realizzazione del nostro videogioco. Deciso il nome del titolo, la tipologia di pubblico a cui è dedicato, il genere e le piattaforme di gioco su cui arriverà – eventualmente anche il motore grafico da voler utilizzare – il nostro compito si ridurrà al setting della quantità di lavoro da dedicare a questa o quell’altra peculiarità, che varierà da genere a genere. Suddiviso in tre fasi, ci verrà chiesto in che quantità impiegare le nostre risorse lavorative sull’engine di gioco, sul gameplay o sulla trama; oppure che importanza dare ai dialoghi, all’intelligenza artificiale ed al level design, arrivando così al design del mondo di gioco, alla grafica ed al sonoro.

OGGI SVILUPPO UN SEQUEL, DOMANI UN ALTRO ANCORA…

La chiave per un buon successo sarà quella di settare a dovere l’importanza che ogni voce dovrà avere all’interno del nostro progetto, anche se fin troppo spesso nemmeno fare le cose per bene ci garantirà risultati molto soddisfacenti dalla critica del settore, affetta in Game Dev Tycoon da una strana sindrome che abbiamo fatto fatica a decifrare… Chiaramente, serviranno tentativi per comprendere appieno quante e che risorse destinare a questo o quell’altro videogioco, ma niente che un po’ di pratica o conoscenza generale non riesca a raggiungere; in un titolo d’avventura andranno ad esempio favoriti aspetti come la trama, i dialoghi, il world design o la grafica, mentre in uno strategico andranno investite risorse pesanti sul gameplay e sul design dei livelli, sull’engine di gioco e così via. Andrà, in poche parole, raggiunto l’equilibrio ottimale tra le specifiche introdotte nelle varie fasi di sviluppo, equilibrio che diventerà una semplice routine dopo aver sviluppato molti videogiochi che andranno via via migliorando qualitativamente, sia per l’avanzamento tecnologico e sia per la maggiore esperienza – nostra e dei dipendenti al nostro seguito – acquisita nel tempo. Sarà quindi nostro compito guardare alla tecnologia come un’alleata, piuttosto che rimanere ancorati ad engine vetusti e superati, lanciando titoli su console sempre più performanti e che spesso attirano gli appassionati più di un simulatore di treni su PC, o di uno strategico. Ecco, in questo senso Game Dev Tycoon ripercorre esattamente quelli che sono i pregi ed i difetti del mercato videoludico di oggi: sviluppare un buon titolo strategico su PC non vi consentirà mai e poi mai di ottenere lo stesso successo – se non di critica, almeno di ricavi e quindi di vendite – che un titolo casual potrà garantirvi su piattaforme tipo GS (Nintendo DS), Nuu (Wii), OYA (OUYA) e via dicendo. Ciò, mouse alla mano, si traduce in un’esperienza di gioco che dopo la prima ora s’incanalerà ad un livello di difficoltà risibile, tanto che con una buona fan base alle spalle ed un buon conto in banca potrete immettere sul mercato anche della spazzatura per ottenere un tranquillo pareggio delle risorse spese ed altrettanto spesso capiterà che al giudizio non esaltante della stampa si sussegua un successo commerciale del videogioco appena rilasciato; o il contrario. Aspetti che rendono Game Dev Tycoon tutt’altro che perfetto anche se, ad onor del vero, è impossibile non rimanerne affascinati inizialmente e comunque felicemente intrattenuti dal gameplay semplice e diretto. Possiamo obbiettare solo su un aspetto: realizzare sequel in Game Dev Tycoon, anche se ben fatti, spesso e volentieri significherà gettare fango sul proprio lavoro e sulla propria reputazione. Probabilmente gli sviluppatori erano stanchi dei sequel forzati – come dargli torto, del resto? – ma avremmo preferito più attenzione su questi dettagli, soprattutto nel caso in cui lo sviluppo fosse stato portato a termine impostando ad hoc i parametri di realizzazione e produzione. L’ultima chicca è rappresentata dal settore marketing, grazie al quale potrete aumentare l’hype del vostro videogioco in sviluppo; ovviamente pagando ingenti somme di denaro (per una grossa campagna pubblicitaria si parla di due milioni di dollari).

Semplici e diretti si rivelano essere anche i comparti tecnici, per niente complessi da realizzare, ma che ben rendono in un contesto di questo genere. Il comparto sonoro non è affatto importante e ad esso potrete sostituire tracce audio che più vi aggradano, ma quello grafico rende bene grazie ad una visuale isometrica che vi permetterà di tenere sott’occhio i valori base di ogni produzione (Bug che andranno fixati prima del rilascio, Design, Tecnologia e Ricerca accumulata) ed il vostro team, che potrebbe aver bisogno di pause e vacanze dopo giornate e giornate di lavoro senza sosta e stress accumulato. Altrettanto buoni i colori utilizzati, che risaltano gli ambienti, e belle anche alcune chicche ed easter eggs inseriti dallo sviluppatore, che potrebbero far felici soprattutto quelli con qualche annetto più sulle spalle.

Game Dev Tycoon – Recensione IN CONCLUSIONE
Cimentarsi con Game Dev Tycoon è stato divertente, ma anche eccitante ed intrigante quando la strada del successo sembrava spianata. Subito dopo deprimente, appena svariate valutazioni tutt'altro che positive hanno investito alcuni dei nostri progetti più costosi. Fallimento e bancarotta, questo è stato nel giro di qualche ora, con buona pace del nostro voler diventare sviluppatori di successo, del nostro voler portare su ogni piattaforma di gioco una nostra creazione, anche perché abbiamo puntato fin da subito al top, spendendo ogni risorsa a nostra disposizione. Ciò ha messo in evidenza i pregi ed i difetti del titolo, oltre al fatto che senza pazienza e dedizione non si va lontano: una rigiocabilità davvero elevata ed un divertimento sicuramente alto nelle prime tornate a cui è seguito un calo di interesse, man mano che si procedeva nel nostro percorso da sviluppatori, soprattutto a causa di aspetti superficialmente introdotti che alla lunga vengono a galla. Tuttavia, la ricostruzione storica messa a punto per il rilascio delle console e tante altre chicche sparse qua e là lo rendono un titolo divertente e leggero, da spolpare pian piano, più come una sorta di tributo al mondo del Videogioco che come titolo manageriale/gestionale. ZVOTO 7
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