Cari blogspettatori vicini e lontani, Valar Morghulis! Di solito la recensione di GOT è compito di Hell ma quest’anno gli farò da supplente perché è in altre faccende affaccendato su cose che vedrete più avanti (e intanto una botta di hype l’abbiamo assestata), perciò eccomi qua. Spero di non essere troppo di parte perché questa serie io la ♥A♥D♥O♥R♥O♥ oltre ad aver letto i libri (ma tranquilli, conterrò gli spoiler).
King’s Landing è indaffaratissima con le Nozze Regali. Doran Martell, Signore di Dorne, è malato e manda il fratello Oberyn, detto La Vipera Rossa, un tipo dal sangue caldo che non ha dimenticato quello che i Lannister hanno fatto a sua sorella e ai suoi nipoti. Già, perché Elia Martell-Targaryen era la moglie di Rhaegar Targaryen, the Last Dragon. Ultimo… ah, se sapessero! Lei venne violentata e tagliata in due da Ser Gregor Clegane (fratello del Mastino) detto La Montagna che Cavalca, mentre i bambini vennero ammazzati sbattendone le testoline al muro quando Robert Baratheon & Co. rovesciarono il Re Folle. Ricordiamoci inoltre che è a Dorne che la Principessa Myrcella è “ospite”, e proprio in quella occasione Cersei disse a Tyrion: «Un giorno ti innamorerai e sarai felice, e io ti toglierò tutto», infatti una delle spie della Regina viene a sapere di Shae e corre a riferire. Già, nessuno campa sereno in GOT, nessuno, e non ci sono mai parole sprecate, soprattutto le minacce.
Sansa è leggermente traumatizzata dal fatto che i Lannister le abbiano massacrato la madre e il fratello maggiore, ma alle sue spalle Brienne (confabulando con Jaime) trama per metterla in salvo da Zia Lysa “La Matta” Tully-Arryn, quella che abita a Picco di Fanculandia (Nido dell’Aquila) e butta la gente nel vuoto mentre allatta quel cazzo di bambino che tra un po’ andrà alle medie. Però bisogna capirle, non la conoscono. Molto goffo ma ben fatto poi l’incontro tra Sansa e Ser Dontos. Probabilmente lo avete dimenticato, era quel cavaliere ubriaco che Joffrey spogliò dei titoli e trasformò in Buffone (solo perché Sansa chiese misericordia, altrimenti lo avrebbe ammazzato) tempo fa – mi domandavo infatti quando e se sarebbe apparso – qui c’è un dialogo tra lui e Sansa, alla quale dona la collana di sua madre perché almeno un frammento della storia del casato sopravviva alla sua memoria. A me è piaciuto. Ben girato, parole giuste ma non melense, un personaggio che… va beh, vedremo.
Lungo la Strada del Re, Sandor “Il Mastino” Clegane e Arya Stark incontrano i brutti ceffi di Harrenhal. Bel feeling tra la ragazzina e il guerriero; dialoghi divertenti e momenti di autentico godimento come quel «Fuck the King!» detto da Sandor con tutto il cuore. Arya ritrova Ago, la sua spada, mentre un’altra spada Stark, Ghiaccio (Ice), è quella che Tywin fa fondere per ricavarne due, quella che dà a Jaime che ringrazia dicendo “col cazzo che vado a fare l’amministratore di Castel Granito, io resto nella Guardia!” e l’altra più piccola, ancora in mano sua. La pelliccia che avete visto bruciare invece apparteneva a Vento Grigio, il Metalupo (Direwolf) di Robb.Jaime in famiglia è rimasto solo soletto; papà gli ha fatto capire che se non va a casa è come se non avesse una famiglia, Cersei lo accusa di averla abbandonata e Tyrion è troppo occupato a evitare che Oberyn elimini il casato Lannister un parente alla volta. La sua amicizia con Brienne era una cosa impensabile all’inizio, ma ora sembra l’unica a tenergli compagnia (pure quello stronzetto del nipote-figlio Joffrey lo prende per il culo). Parecchie cose sono cambiate, il personaggio si è evoluto e altro ancora vedremo. Stay tuned on Jaime Channel.
Alla Barriera, Jon “you know nothing” Snow è tornato tra i suoi confratelli e subito sottoposto a giudizio. Qui le sue informazioni su Mance Rayder vengono accolte positivamente da Maestro Aemon (l’unico con sale in zucca rimasto al comando) che gli evita – per ora – la pena capitale per l’omicidio d Qhorin il Monco (quello che gli aveva detto “ammazzami e infiltrati” senza spiegare come rientrare nei ranghi senza farsi fare il girocollo di spada), essersi unito ai Bruti e aver suonato la tromba con Ygritte. Tuttavia: «Se decapitassimo ogni Guardiano che è stato con una donna», dice il vecchio, «la Barriera sarebbe sorvegliata da uomini senza testa». Così Jon se la cava con un ammonimento e l’ordine di comunicare tutte le informazioni raccolte ai suoi superiori. Ygritte invece è incazzata come una vipera col mal di denti, gli altri l’accusano di averlo lasciato scappare e intanto anche i Thenn – una tribù di simpaticoni cannibali che considera i Bruti delle mammolette – si uniscono alla causa portando la cena, un braccio di Corvo. La situazione al Nord “si scalda” e scusate la freddura (ok, questa era tremenda o favolosa, points of view).
La nostra Khaleesi ha qualche problema coi suoi draghi – ormai grossi come cavalli – in particolare Drogon, che ringhia pure a mamma per un cosciotto da contendere ai fratelli un po’ più piccini. La via per Meereen è anche segnata da uno schiavo crocifisso a ogni miglio, a cui lei fa rimuovere il collare prima di seppellirli da uomini liberi. La gente continua a chiamarla Mysa (Madre) e a seguire il corteo di Immacolati (Unsullied), intanto Daario Naharis (che grazie agli Dèi Vecchi e a quelli Nuovi ha cambiato attore) la corteggia con fiori e belle parole rendendo il viaggio un po’ meno merdifero (anche se non mi sta simpaticissimo, specie quando sfotte Grey Worm). Questa metamorfosi di Daenerys in Nostra Signora della Misericordia e dei Draghi ha momenti buoni e meno buoni, come il finale della scorsa stagione con lei trasportata a braccia e venerata in processione, ma anche se qualcuno accenna un “Resta con noi” tirando fuori il cero da messa, stavolta niente esagerazioni. La prossima settimana scopriremo se moltiplica pure i pani e i pesci, visto che ha una folla appresso ma per ora la messa è finita, andate in pace.♫ Resta con noi… ♫
– Basta, cazzo!
– Scusa, Mysa.