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Game Over

Creato il 18 gennaio 2011 da Demopazzia
Game Over
L’argomento l’avevo già affrontato qualche mese fa, prima ai tempi di Noemi Letizia e poi ai tempi della D’addario. Non mi sembra ci sia molto da aggiungere. È cambiato il nome delle protagoniste, quella di oggi è Ruby Karima, insieme a Barbara Guerra, Eleonora e Imma De Vivo,  Maria Esther Garcia Polanco, Natalia Bush Raissa Skorkina e altre. Si conoscono altri particolari come il quartiere dove Berlusconi immagazzina le partecipanti ai suoi festini, il tariffario per le diverse prestazioni (300 euro per un pompino), il ruolo di Fede, Lele Mora, Nicole Minetti e quello di un certo Spinelli. Ma la sostanza non cambia.
Mi sono letto “divertito” gli editoriali de Il Giornale in difesa del Presidente del Consiglio.
C’è chi ci ha ricordato che la prostituzione esiste da sempre (ma è questo governo che ha inasprito le pene per clienti e prostitute), chi ha detto che la differenza di età non è un crimine citando Lolita (dimostrando di non aver letto molto bene quel romanzo), chi ha detto che in casa propria ognuno è libero di fare quello che vuole (anche sacrifici umani?), chi ha detto che è Silvio ad essere sfruttato descrivendolo come un uomo infelice e solo “convinto di ritrovare nelle fresche risate quell’energia di gioventù e di gioie, che nel trascorrere degli anni sovente evapora” (credo di fargli un bel servizio),  chi sostiene che per telefono diciamo tutti cazzate (e quindi sono tutte cazzate le intercettazioni telefoniche, da quelle di Ruby a quelle di un terrorista), chi ha sostenuto che Ruby non era minorenne nelle fattezze (ne dimostrava di più), chi ha detto che in fondo è quasi maggiorenne, chi ha proposto di abbassare l’età a cui si diventa maggiorenni, chi dice che in fondo tutti noi scambiamo qualcosa per fare sesso, cene, fiori, cinema, e quindi in fondo le donne sono tutte prostitute,  chi ha detto lo ha paragonato ad uno dei tanti vecchietti che si fanno sposare da delle giovani e avvenenti donne dell’est, chi lo ha paragonato a Kennedy (che aveva 40 anni quando è diventato presidente) e potrei andare avanti per delle pagine.
Ma come ha scritto Luca Sofri tutti questi difensori hanno forse danneggiato l’unica linea difensiva possibile. Negare tutto.
Chi scrive non ha mai sostenuto che la prostituzione dovesse essere un reato. Poi ognuno può avere l’opinione che vuole rispetto a quella pratica, usufruirne o ritenerla degradante, ma non ci sono vittime in un reato come quello, a meno che non venga svolto sotto schiavitù. Si sono dovuti inventare il concetto di decoro, e prima ancora di offesa al pubblico pudore.
Chi scrive è dell’opinione che la legge voluta da questo governo per inasprire le pene contro la prostituzione ed in particolare quelle che hanno innalzato a 18 anni l’età in cui si può esprimere un consenso ad un rapporto sessuale fossero sbagliate e avrebbero procurato solo danni.
Chi scrive dunque non può essere accusato di moralismo.
Chi è moralista è chi dichiara di voler ripulire le strade dalla prostituzione per impedire la vista di uno spettacolo osceno ai figli e alle figlie delle famiglie che abitano le nostre città e poi si riempie la casa delle prostitute che ha tolto dalla strada e forse anche delle figlie alle quali voleva impedire quella vista.
I problemi sono altri e meglio di me ne ha scritto Giovanni Fontana
Quello che è triste è che non dovremmo aspettare né la fine delle indagini né l’eventuale giudizio degli elettori nel caso in cui Berlusconi si volesse far assolvere dal popolo perché in ogni altro paese civile del mondo Berlusconi sarebbe stato costretto nella riprovazione generale a rassegnare le dimissioni e ritirarsi, questa volta si, a vita privata. Quando si viene scoperti il gioco finisce. Game over. Qui invece si sta ancora discutendo e ho paura che lo si farà ancora a lungo.


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