G&Life è una delle più note aziende italiane che offrono test genetici, anche in modalità direct-to-consumer. In un recente comunicato stampa, l’azienda di Trieste ha annunciato la transizione a Società per Azioni e un nuovo modello di business. Ho parlato delle ultime novità con Daniela Petroni, co-fondatore di G&Life.
Da pochi giorni siete diventati S.p.a. grazie all’investimento di AlAdInn Ventures. Che significato ha per voi questo cambiamento?
Non è tanto il cambiamento che percepiamo ma le prospettive che inevitabilmente impattano sul nostro lavoro (letteralmente in termini di “quantità-di-cose-da-fare”) e sui processi organizzativi interni, nonostante (e per fortuna) già delineati sin dal primo giorno di attività in G&Life. Abbiamo lavorato a questo deal praticamente full time per quattro mesi e, viste le nostre scarse risorse interne in termini di forza-lavoro, da agosto a dicembre 2011 abbiamo lasciato in sospeso un sacco di stakeholders, clienti esclusi naturalmente. Business planning, due diligence e contratti vari legati al deal ci hanno assorbito completamente. Fino alla sottoscrizione con il fondo e il passaggio di consegne al nuovo management team appena prima di Natale. Dunque per noi questo cambiamento sta portando sin d’ora ad un incremento dell’organico; e anche ad allargare le prospettive di business oltre confine. Abbiamo già coinvolto nuove figure professionali con competenze web-marketing e stiamo implementando la piattaforma e-commerce e digital communication per il modello di business nuovo previsto nell’accordo di sviluppo con AlAdInn Ventures. E, se tutto va come speriamo, entro fine anno partirà un piano di internazionalizzazione. Poi abbiamo ampliato anche la squadra scientifica per lo sviluppo di nuovi prodotti, il supporto al cliente e la ricerca che continuiamo a fare.
Siete passati a un modello di business basato sul web. Le altre modalità di vendita tramite farmacie e professionisti sono ancora attive? Che ragioni ci sono dietro questa scelta? E quali cambiamenti avete dovuto apportare per affrontare questo passaggio?
Siamo certi che il nostro target di mercato sia proprio nel web, dove c’è un’utenza istruita, innovatrice e sperimentatrice, in grado di capire il prodotto. Era tempo di “rinfrescare” la G&Life, portarla alla ribalta in rete e dare maggior dinamicità al business, pur mantenendo la scientificità che ci caratterizza e senza arrivare al modello americano (23andme per intenderci). Farmacie e professionisti sono sempre attivi, canali commerciali diversi che prevedono consulenze professionali a diretto contatto con i clienti. I cambiamenti interni li ho già un po’ raccontati prima: direi che riguardano soprattutto le competenze e la gestione dell’intero sistema G&Life – professionisti in gamba, dinamici, che hanno formazione ed expertise sia scientifico-tecnologiche sia manageriali. Qualcuno era già a bordo, qualcun altro si è appena unito al gruppo.
Avete in programma delle novità anche per quanto riguarda i vostri prodotti? Pensate di rinnovare e ampliare i pannelli genetici in futuro, o di vendere anche test predittivi che non abbiano a che fare direttamente con la nutrigenetica?
Le novità ovviamente ci sono, ma sono top-secret. Con tono generale posso dire che i pannelli degli attuali servizi sono stati da poco rinnovati e poi ci sono nuovi prodotti in arrivo volti sempre al benessere fisico personalizzato.
Ringrazio Daniela Petroni per la disponibilità e auguro in un bocca al lupo a G&Life!