“Gang bang” – Chuck Palahniuk

Mandate a letto i bambini, è ora. Si parla di Palahniuk, lo scrittore cult dell’altrettanto romanzo cult Fight club.
Era difficile scrivere altri libri della stessa potenza espressiva e con la molteplicità di lettura di quell’opera magna (magna per messaggi inviati, non certo per mole cartacea). Invece lo scrittore di Portland, nichilista quanto visionario quanto spiccio nel linguaggio, c’è riuscito in pressoché tutte le opere successive.
Ma specialmente con Gang bang i critici hanno gridato allo scandalo, a partire dal titolo.
E non è difficile capire perché.
Per tutti coloro che ancora non lo sanno (pochi, ne sono certo) la gang bang è una pratica sessuale in cui è presente una sola donna a fronte di una moltitudine di uomini.
Con semplicità e disillusione Palahniuk ci catapulta in questo stanzone, una sorte di sala d’attesa, in cui si svolgerà l’intera vicenda. Una semplice porta divide il luogo dell’attesa dal set vero e proprio, dove la diva del porno Cassie Wright sta per riscrivere la storia, con nuovi numeri, portando i limiti un po’ più in là.
Seggiolini pieghevoli, un tavolo pieno di patatine e salsine alla cipolla e molti uomini seminudi sono gli unici elementi con cui veniamo a contatto lungo il dipanarsi del romanzo. Quasi claustrofobico.
Nel racconto non manca una scorpacciata di sex toys e trucchetti che i protagonisti dell’impresa titanica non si vergognano ad adoperare, mentre il proprio pudore è a farsi un giro.
Particolarità davvero simpatica, la suddivisione dei capitoli.
Ci appassioniamo alla strana situazione entrando nei pensieri di quattro voci narranti, che si alternano col passare dei capitoli. Numero 600, numero 72, numero 137 e Sheila, la ragazza coordinatrice del cast, sono i Virgili che ci prendono per mano e ci accompagnano nelle più bassi e grotteschi desideri degli uomini, riguardo un argomento che solo recentemente sta venendo sdoganato, che è il sesso, in tutte le sue forme.
Anche in quella in cui una donna, per entrare nella leggenda, sfida 600 maschi sudati. A voi leggere il resto, brividi inclusi.

Chuck Pahniuk, Gang Band, Mondadori, 2008