Regia: Ruben Fleischer
Cast: Josh Brolin, Sean Penn, Ryan Gosling, Emma Stone
Genere: Noir
Produzione: (USA, 2013)
Autore letterario: "Gangster Squad" di Paul Lieberman
Trama: Los Angeles, 1949. Il gangster Mickey Cohen sta diventando il padrone incontrastato della città grazie alla sua efferatezza. Dominato dall' avidità, vuole espandere i suoi affari fino a Chicago e nessuno tra agenti comprati e giudici corrotti può sbarrargli la strada, a parte uno: il reduce di guerra John O' Mara.
Il capo della polizia gli assegna una squadra di agenti incorruttibili e lo autorizza a sabotare gli affari di Cohen con ogni mezzo possibile per ristabilire l' ordine in città.Il gangster movie è uno delle colonne portanti di Hollywood e ha sfornato diversi capolavori tra cui, citando i più recenti, L.A. Confidential, Nemico Pubblico e, soprattutto, Gli Intoccabili. Guardando Gangster Squad è inevitabile fare paragoni con queste pellicole e il confronto che ne esce è impietoso su tutta la linea.
La produzione riesce a radunare un cast stellare ma ogni personaggio è stilizzato senza nessuna personalizzazione emotiva e caratteriale diventando cosi rigidamente stereotipati e non confrontabili con la realtà dell' epoca e la storia procede su binari banali e scontati senza che nulla possa sorprendere lo spettatore facendo cosi passare in secondo piano la buona ricostruzione di ambienti e costumi.Alcune scelte del regista inoltre mi lasciano un pò perplesso: l' utilizzo dello slow motion risulta completamente fuori luogo in un film del genere, sembra un incrocio tra Tarantino e Synder. Peccato che Fleischer non è ne uno ne l' altro.
A un certo punto bisogna attivare al massimo la sospensione dell' incredulità per non rimanere perplessi sui buchi di sceneggiatura e per i dialoghi al limite del ridicolo (un esempio su tutti, la scena dell' assalto all' hotel).
Menzione speciale per Sean Penn: una delle sue interpretazioni peggiori di sempre.