Garanzia Giovani, non ci siamo

Creato il 16 aprile 2014 da Propostalavoro @propostalavoro

Poche volte al nostro paese è capitata un'occasione d'oro come la Garanzia Giovani: finalmente un progetto che non vuole "creare occupazione per decreto", ma far emergere le reali possibilità già esistenti per i giovani, in modo concreto, realista, ottimale. Finalmente una manovra anti-Fornero.

La Garanzia Giovani ha due punti di forza, le Linee Guida per l'orientamento permanente dell'ex ministro Carrozza più il miliardo e mezzo di euro di fondi per la sua attuazione, ed una debolezza: deve essere attuata a livello regionale.

Sono pronte le Regioni? Assolutamente no, o per lo meno non tutte. La Garanzia Giovani partirà ufficialmente tra due settimane, quando il primo maggio verrà attivato il portale dedicato, ma ai nastri di partenza troviamo solo alcune Regioni del Nord (Lombardia, Veneto e Piemonte), la Toscana e la Puglia. Meno avanzati i lavori di altre, che tutto sommato qualcosa hanno fatto, vedi Campania e Marche, ma a lasciare più stupefatti, e in negativo, sono proprio le Regioni che della Garanzia Giovani hanno più bisogno.

È il caso della Calabria, dove il tasso di disoccupaizone giovanile è uguale a quello della Grecia, che lancia proclami da gennaio ("Saremo i primi ad attuare la Youth Guarantee", dicevano), ma nei fatti non ha ancora prodotto nemmeno un decreto in questa direzione.

Certo, non basta il ritardo di un paio di Regioni a fermare il progetto. Si spera che i giovani che abitano in zone depresse riusciranno a trasferirsi dove emergeranno più occasioni. Ma nella sfida tra la chiamata europea alla sveglia ed il lassismo ozioso, in Italia, ancora una volta ha vinto quest'ultimo.

(Fonte: Garanzia Giovani, il Nord e la Puglia più avanti di tutti)

Simone Caroli


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