Per chiudere il cerchio, Mosca deve coprire il fronte sud portando a compimento il gasdotto South Stream, dove Gazprom è impegnata con l'italiana ENI, la francese EDF e la tedesca BASF-Wintershall. Ma nello scacchiere meridionale le mire di Mosca hanno un temibile concorrente, il progetto di gasdotto Nabucco, patrocinato dall'Unione Europea (e dagli Stati Uniti).
Su tutto questo, qual'è la posizione e quali sono le intenzioni del nuovo super-ministro Corrado Passera? Continueremo per inerzia a delegare la rappresentanza italiana all'ENI, ormai saldamente legata al carro di Putin o ripudieremo l' “amico Putin”, tanto caro all'ex premier Berlusconi? Il governo Monti si batterà per una politica energetica europea degna di questo nome?
Anche in materia di gasdotti è arrivato il tempo delle scelte.