Gaspar van Wittel, italianizzato in Gaspare Vanvitelli, è stato un importante vedutista che seppe cogliere l’anima di alcuni dei più begli squarci italiani, da Napoli a Roma. Suoi sono, ad esempio, la Veduta del porto di Napoli (1700-1710), Veduta del Largo di Palazzo Zevallos (sempre a Napoli) e Il Tevere a Castel Sant’Angelo (1710-1715), oltre a una serie di disegni, la maggior parte dei quali è conservata attualmente presso la Reggia di Caserta, opera di un altro van Wittel, Luigi, figlio di Gaspar.
In questi giorni, la città di Roma, sta rendendo omaggio a Gaspare degli Occhiali (questo è l’altro nome con cui era noto in Italia), attraverso una mostra in corso fino al 13 luglio 2013 presso la Biblioteca Nazionale di Roma. L’esposizione, dal titolo Gaspar van Wittel: i disegni. La collezione della Biblioteca Nazionale di Roma, rende, per la prima volta, accessibili al grande pubblico tutti i 52 disegni che compongono la raccolta custodita dalla Biblioteca.
Le curatrici, Margherita Breccia Fratadocchi e Paola Puglisi, hanno articolato un percorso che prova a ricostruire la storia dell’opera di van Wittel a partire dalle figure di Domenico Gnoli, che ha avuto il merito di concretizzare l’acquisto dei disegni, e di Giuliano Briganti, autore di un’importante monografia che ricostruisce la storia artistica del pittore olandese.
Il vero centro della mostra è rappresentato, comunque, dai disegni, suddivisi in 4 sezioni Vedute di Roma, Vedute dei dintorni di Roma, Vedute di altre città d'Italia e Vedute diverse o "ideate", ma la novità più importante è la sezione multimediale in cui i visitatori possono letteralmente “immergersi” nei disegni di van Wittel.
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