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Gastone, basta piangere!

Da Laperonza

 

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Sono stato il primo a denunciare la perniciosità della sfiducia data apparentemente senza motivo alla Giunta Gismondi, perniciosità che si concretizza nell’impossibilità per l’amministrazione ormai decaduta di attuare quegli interventi che, c’è da credere, erano stati programmati per il fine mandato. È prassi consolidata, infatti, anche se disdicevole, di lasciare le opere più importanti o, forse, più popolari per gli ultimi mesi, in modo tale da utilizzarle in campagna elettorale. E forse è proprio stato questo il vero motivo per il quale la Giunta Gismondi è stata fatta cadere: impedire l’utilizzo di questo formidabile strumento elettorale.

Assistiamo da quell’ormai storico Consiglio Comunale del 21 ottobre alla commedia, anzi, alla tragedia dell’uomo tradito. Gastone Gismondi interpreta alla grande il ruolo del Sindaco ferito dagli amici, colpito alle spalle, e così, impossibilitato a continuare la sua opera per la collettività, grida al mondo intero “Tu quoque, Bassi!”. Il ruolo, dicevo, è ben interpretato e, facendo conto sulla sua naturale simpatia e sulla benevolenza largamente espressa dai Montegranaresi nei suoi confronti, fa ottenere a Gismondi nuovi consensi. Se questi, poi, dureranno fino alle elezioni o saranno fatui e svaniranno col tempo non lo possiamo sapere.

Quello che sappiamo, però, è che, seppure è vera la premessa, ossia la responsabilità di chi ha fatto cadere l’Amministrazione circa lo stallo in cui verserà la città per i prossimi mesi, è anche vero che Gismondi ha governato per quattro anni e mezzo, e in questo periodo di cose realizzate se ne sono viste poche. Ora possiamo piangere sul Cinema La Perla chiuso perché non si è fatto in tempo a metterlo a norma, ma ci sono stati quattro anni per farlo e non lo si è fatto. Possiamo piangere sul centro storico che crolla e non si può intervenire, ma nei quattro anni e mezzo precedenti non si è riusciti nemmeno a programmare l’ordinaria manutenzione. Posso continuare con le buche per le strade, con il degrado generale della città, con una lunga lista di problemi che tutti i cittadini conoscono, anche quelli che ora si commuovono per il tradimento nei confronti dell’ex Sindaco.

Io mi limito ad un consiglio, che credo di poter dare anche in veste di vecchio amico: Gastone, smetti di piangere e spiegaci perché non si sono fatti quegli interventi che pure erano necessari. Spiegaci anche come farai a realizzarli se verrai di nuovo eletto. Questo sarebbe molto più serio e apprezzabile. E dimentichiamo il tradimento, almeno per un po’.

Luca Craia


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