Gatland comincia a placcare

Domenica 11 settembre: non è solo il giorno della prima dell'Italia al Mondiale contro l'Australia, ma anche quello di Galles contro il Sud Africa nella Pool D. Dragoni e Springboks sono le due nazionali maggiormente accreditate per il passaggio ai quarti, per quanto i gallesi dovranno vedersela con i loro fantasmi, leggi Fiji. E non solo, leggi soprattutto Samoa, vincitori recenti per la prima volta sull'Australia. Comunque Warren Gatland è già sceso in campo, a parole per lo meno.
"Il Sud Africa è molto bravo in quello che fa. Calciano la palla in aria e si affidano alla potenza dei corridori": così ha sintetizzato la tattica del campioni in carica e a proposito di corridori, Bryan Habana ha detto che lui e soci sono determinatissimi a conservare l'ambito trofeo in bacheca.
Siccome siamo alla Coppa del mondo e non ad un evento così, le interpretazioni in merito alle dichiarazioni di Gatland si sono sprecate e la più gettonata è questa: "Il Sud Africa è molto bravo in quello che fa. Ovvero, nel giocare male a rugby". Punti di vista, perché se poi gli Springboks sono in giornata, poco importa che il loro modus operandi piaccia o meno: alla fine pesa - e non sarebbe certo una novità, pure i British Lions hanno fatto i conti con la "palla lunga e pedalare".
Niente paura, predica Gatland. "Li conosciamo. E affrontarli subito è una grande opportunità per noi. Sono stati due mesi molto intensi con i giocatori e siamo contenti dei risultati ottenuti in agosto. Nelle ultime volte in cui li abbiamo affrontati (i sudafricani), abbiamo segnato sette mete contro le sei loro. Ora dobbiamo andare oltre l'ultimo ostacolo e vincere". Appunto.
Ha parlato anche il furetto Shane Williams (nella foto, con il coach che sbuffa alle spalle), uno che solitamente quando mette piede nell'Emisfero Sud comincia ad essere sballottato da una parte all'altra. L'ala ha spiegato di essere "fed up", di non poterne più di arrivare dopo il Sud Africa pur di pochi punti. "Siamo pronti al 100% per la partita".
Shaun Edwards, l'ombra di Gatland sulla panchina gallese, da parte sua ha badato al sodo: la chiave del match sarà di mantenere disciplina per tutti gli ottanta minuti. "It's a massive priority", ha tagliato corto, sottolineando che sull'esperienza degli errori precedenti, il gruppo ha lavorato molto a riguardo. In tutto questo, alcuni rumors provano a tirare le fila: il cammino del Galles in questo Mondiale sarà il biglietto da visita con il quale Gatland potrebbe presentarsi ai colloqui della federazione neozelandese quando ci sarà da scegliere il successore di Graham Henry.
E siamo solo al lunedì.