Dall’incontro tra la Fondazione Piaggio e Gattinoni nasce l’idea di trasformare la mostra Gattinoni, la televisione è di moda, ideata e curata da Stefano Dominella e presentata nel 2011 a Roma a Palazzo Valentini, in un’esposizione che celebra due icone del Made in Italy nel mondo: l’Alta Moda della Maison Gattinoni e la Vespa.
Fernanda Gattinoni (1907-2002) fu una delle prime creatrici di moda a intuire l’importanza della Televisione, nuovo mezzo di comunicazione grazie al quale gli artisti protagonisti dei programmi erano un veicolo di comunicazione importantissimo per divulgare il sogno dell’eleganza. Nel 1955 Madame Fernanda vestì la valletta d’Italia: Edy Campagnoli nello storico telequiz Lascia o Raddoppia, condotto da Mike Bongiorno. Fra le assidue frequentatrici dell’atelier Gattinoni Delia Scala, Mina, Alice ed Ellen Kessler. Molto importante, fu la collaborazione con i costumisti degli show televisivi da Folco Lazzeroni Brunelleschi a Corrado Colabucci, da Enrico Rufini a Luca Sabatelli, da Daniela Rossi a Giovanni Ciacci e Giovanna Silvestri. Il Festival di Sanremo e i suoi cantanti sin dagli anni Cinquanta rappresentano per la maison Gattinoni un appuntamento fisso con il palcoscenico più seguito d’Italia. Da Jula De Palma e Franca Raimondi a un susseguirsi di signore della musica leggera come Ornella Vanoni, Iva Zanicchi e Orietta Berti, Sabrina Salerno e Mietta, così come le conduttrici, Edy Campagnoli, Fulvia Colombo, Luisa Rivelli e fino alle nuove star, sotto la direzione artistica di Guillermo Mariotto, da Milly Carlucci a Gabriella Carlucci, da Alba Parietti a Anna Marchesini. Fra le altre dive televisive vestite Gattinoni Raffaella Carrà, Edwige Fenech, Gloria Guida, Antonella Clerici, Valeria Marini, Anna Falchi, Barbara D’Urso, Amanda Lear, Enrica Bonaccorti, Anna Valle, Sabrina Ferilli, Ela Weber, solo per citarne alcune.
Come gli abiti di Gattinoni, Vespa ha accompagnato con i suoi diversi modelli lo sviluppo della società italiana, ottenendo un successo che è stato trasformato in “mito” anche dalle sue numerose apparizioni al cinema e in televisione. Ne sono testimonianza i bellissimi calendari Piaggio, che negli anni ’60 vedono protagoniste, accanto ai veicoli, modelle d’eccezione: da Catherine Spaak a Kasia Smutniak, da Raffaella Carrà a Filippa Lagerback, passando per le gemelle Kessler, Ornella Vanoni, Romina Power, Sandra Milo, Stefania Sandrelli, Joan Collins, Rachel Welch, Ursula Andress, Paola Pitagora, Elsa Martinelli e molte altre.
Simbolo dell’incontro tra Gattinoni e Vespa nell’immaginario del made in Italy è la presenza, in mostra, dell’abito indossato da Anita Ekberg ne La Dolce Vita di Federico Fellini accanto alla Vespa 125 del 1958 su cui sfrecciavano i paparazzi in una delle più celebri scene della pellicola.
In vetrina una selezione di oltre venti abiti firmati Gattinoni indossati dai volti più noti della televisione italiana (da Delia Scala a Milly Carlucci, dalle gemelle Kessler ad Antonella Clerici, da Edy Campagnoli ad Alba Parietti) dagli anni Cinquanta ai giorni nostri, accompagnata da foto di scena nelle quali si riconoscono spezzoni di celebri trasmissioni TV.
Un percorso cronologico scandito dai modelli più significativi della produzione di Vespa (dalla 125 protagonista della Dolce Vita di Federico Fellini alla 150 PX a tiratura limitata realizzata per i 150 anni dell’Unità d’Italia) e dalle immagini dei più bei calendari Piaggio. L’esposizione è arricchita da coreografiche proiezioni multimediali curate da MBVision e Animation Lights Project, nelle quali immagini televisive, di prodotto e di comunicazione, si rincorrono celebrando due miti senza tempo della creatività italiana. La mostra sarà visitabile fino al 3 maggio 2013.
CURA
Stefano Dominella in collaborazione con la Fondazione Piaggio.
PATROCINIO
Comune di Pontedera e Provincia di Pisa
PARTNERSHIP
SAT, Modartech, MBVision e Animation Lights Project, Alba Display s.r.l., Calamidoro Hotel, Bandecchi & Vivaldi.
COMUNICAZIONE
Ufficio Stampa Gruppo Piaggio, Fondazione Piaggio, Ufficio Stampa Gattinoni
In collaborazione con:
Ufficio Stampa Modartech