Gay, istruzioni per l’uso – #AskFabry

Creato il 30 gennaio 2014 da Signorponza @signorponza

Parola d’ordine di questo post: ironia. Non tollero commenti fuori luogo di persone che si sentiranno toccate dagli argomenti di queste righe. Parlerò generalizzando, perché siamo su un blog e non ad una seduta del consiglio delle Nazioni Unite. Levatevi seduta stante se non avete voglia di leggere le grandi verità che si celano tra le mie parole. I destinatari di questo post sono principalmente le amiche e gli amici etero che ancora non hanno capito come funziona il nostro mondo fatto di unicorni e arcobaleni.

Unicorni e arcobaleni un cazzo, siamo delle iene e al massimo l’arcobaleno lo fotografiamo su Instagram. Lingue biforcute, ecco quello che siamo! Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire come anche in questo post io possa eludere la domanda e parlare di me. Ma qual è la domanda, ma soprattutto chi l’ha fatta? Tutti quelli che una volta venuti a conoscenza dei tuoi gusti sessuali cominciano con…

Posso farti una domanda? Se non vuoi non rispondere.

Signore aiutami. Volete sapere come diventiamo gay, volete conoscere le nostre vite sessuali, volete capire chi fa l’uomo e chi la donna? Prendete la mia mano, vi svelerò tutti i retroscena della vita omosessuale, della mia e di quelli che conosco.

Luca era gay, adesso sta con lei” recita quella canzone indegna di quella sottospecie di essere umano che si fa chiamare Povia. Ma questo Luca alla fine veramente è tornato etero? Non ci posso credere, io ho conosciuto solo etero impegnati nel processo inverso. Ma tu sei nato così o lo sei diventato? Pensa alla tua vita, hai mai avuto voglia di baciare un ragazzo? No, ecco, la stessa cosa vale per me con le ragazze. Non è che quella volta che mi sono messo a scendere le scale due gradini alla volta e mi sono sfracellato al suolo svenendo, mi sono svegliato improvvisamente gay. Preciso che in televisione c’era l’ultima puntata di Sailor Moon, quindi sicuramente ero gay anche prima della caduta. Qualche amico che prima sgranocchiava i clitoridi ce l’ho ma non è una cosa che fa testo perché la mia amica Paola dice sempre che a stare con me si finisce a diventare froci o fan di Grey’s Anatomy. Non penso, in tutta onestà, di avere tali poteri per cambiare i gusti sessuali delle persone, non sarei qua con voi altrimenti ma sarei occupato a cercare la casa di Luca Argentero. Forse uno è gay dalla nascita ma quello che gli capita nella vita non gli permette di esprimersi, magari l’educazione che gli è stata impartita gli impedisce di accettarsi. Tendo a credere che tutti i ragazzi, e ragazze, eterosessuali che sperimentano e finiscono dall’altra parte della barricata siano gay da sempre, una specie di talento innato e rimasto sopito per anni che poi esplode, tipo mia cugina Letizia che ha cominciato a praticare sesso anale a trentadue anni e adesso non fa altro nella vita. Che tu ci nasca o che tu ci diventi non cambia niente, sempre gay rimani.

Ma ci sono le donne e gli uomini anche tra i gay? Devo ammettere che questa è una tra le domande più gettonate che mi capita di sentire, e nonostante siano anni che mi viene posta non so mai cosa rispondere. Direi di no, di primo acchito, perché relegare la complessa sfera relazionale di due persone dello stesso sesso in un concetto convenzionalmente opposto mi sembra assurdo. Pensandoci meglio ci sono un sacco di coppie gay assortite benissimo, dove entrambi i partner collezionano modellini di carri armati della Seconda Guerra Mondiale, coltivano barbe da fare invidia a Karl Marx e sono impegnati in hobby solitamente adatti a uomini gonfi di testosterone. Ma non è sempre così, ci sono anche quelle un po’ più pazze che passano le giornate a guardare video tutorial su YouTube per imparare a fare cupcakes, certo è che non vedo mai due checche fidanzate, questo no. Per quanto mi riguarda la questione si può riassumere con:

Ma come fate a riconoscervi? Vorrei un po’ sfatare il mito del famoso e sempre citato a sproposito gay radar: a meno che non sia visibile al buio e a distanza di otto km non è così semplice capire se qualcuno sia gay. E quando intendo visibile al buio voglio dire che quando entri in metropolitana tutti percepiscono la scia di profumo che lasci, rigorosamente Midnight Fantasy di Britney Spears, che quando vai in discoteca hai le magliette che porta Nicole Minetti e che ti sei fatto tatuare la citazione del tuo telefilm preferito sul braccio. Riassumendo, a meno che tu non sia me riconoscere un gay è difficile. Ma non siamo noi a complicare le cose, siete voi eterosessuali che non si capisce più un cazzo: le sopracciglia spinzettate, la vita passata in palestra, adesso anche la barba folta e lavata con il balsamo. Almeno la barba avreste potuto risparmiarvela, ormai era diventata un marchio di fabbrica dei frosh. Quindi in realtà noi non riconosciamo a vista i nostri simili, ci speriamo, vogliamo crederlo perché sarebbe bellissimo se tutti i ragazzi etero fossero gay. Non è vero amiche?

Avete sempre buon gusto, voi gay! Buon gusto, certo:

Siete persone sensibili e dall’animo dolce. Sensibile, come quella volta che ho disegnato sessanta margherite sulla macchina del mio ex capo, come quella volta che ho sciolto le Barbie di mia nipote nella polenta perché ero stufo di giocarci. Dolce come quando ho denunciato per appropriazione indebita la mia migliore amica perché si era dimenticata di ridarmi i dvd di Sex and the City, o come quel giorno in cui ho pagato cinque nazi per “accompagnare” a casa il mio ex fidanzato. Potrei continuare per altri dieci post con esempi del genere ma poi farei nascere in voi il dubbio che gli omosessuali siano i figli del Demonio, che non è nemmeno tanto lontano dalla realtà ma non è esattamente il messaggio che voglio lanciare.

Questo è un viaggio nel mondo Gay, in quello dei gay che cercano di non cadere nello stereotipo ma che si strappano le extension quando parli male di Madonna, quei gay che hanno dovuto faticare per venire allo scoperto e che non hanno ancora finito di combattere, quei gay che si sono stancati di dover sempre dare spiegazioni al prossimo perché ragazzi, sebbene qualcuno ci somigli non siamo Moria Orfei e questo non è un circo. Nei prossimi post vi spiego come funzionano le app che usiamo per trombare cercare l’anima gemella, vi racconto di come Britney sia più importante di nostra madre e di quanto siamo bravi a rivendicare i nostri diritti e a combattere l’omofobia quando i primi a giudicare siamo noi. Parleremo anche del sesso anale e del suo magico mondo, della differenza tra coming out e outing e di un sacco di cose che credete di sapere sulle lesbiche ma che invece no.

Prima di lasciarvi ci tengo a ricordare che potete inviare le vostre rimostranze a reclami@levatevi.com, indirizzo mail realmente esistente, e che ormai da qualche settimana, sempre per rimanere in tema gay, è disponibile la mia app iFabry che potete scaricare gratuitamente a questo indirizzo.

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Il post Gay, istruzioni per l’uso – #AskFabry, scritto da Fabry, appartiene al blog Così è (se vi pare).


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