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Gb. Timerman e Margallo si incontrano per discutere di Malvine e Gibilterra

Creato il 26 settembre 2013 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

malvinedi Giacomo Dolzani

Il ministro degli esteri argentino, Hector Timerman, ed il suo omologo spagnolo José Maria Margallo si sono incontrati oggi a New York, a margine dei lavori dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, per discutere dei due temi che contrappongono Buenos Aires e Madrid al governo di Londra, rispettivamente l’annosa questione delle isole Malvine, attualmente controllate dalla Gran Bretagna con il nome di Falkland ma rivendicate dall’Argentina, ed il problema di Gibilterra, definita dal presidente spagnolo Rajoy come “l’unica colonia rimasta in Europa nel XXI secolo”, il quale ha invitato Londra, proprio davanti all’Assemblea dell’Onu, a rinegoziare lo status della piccola porzione di territorio sotto la giurisdizione inglese nel sud della penisola iberica.
Già una volta, nel 1982, scoppiò una breve guerra, durata pochi mesi, tra l’Argentina ed il Regno Unito, conclusasi con una vittoria di quest’ultimo dopo che le forze armate di Buenos Aires, il 19 marzo, avevano occupato l’arcipelago; le Malvine sono infatti un gruppo di pochi scogli, abitati da qualche migliaio di anime, ma di un’importanza strategica, sia militare per la loro posizione nel sud dell’Atlantico al largo delle coste argentine, sia economica per i diritti di pesca in quelle acque e per i giacimenti di petrolio che sembra siano presenti in prossimità delle isole.
Su Gibilterra invece si gioca per la Spagna una partita in cui da anni è in gioco l’orgoglio nazionale; solo di recente però la situazione ha cominciato a scaldare gli animi per motivi legati ad attività che si svolgevano nell’enclave, le quali impedivano ai pescherecci spagnoli di navigare nelle acque in prossimità della rocca; in seguito all’intensificazione dei controlli da parte delle autorità spagnole, volti anche a creare disagi agli abitanti di Gibilterra e quindi inviare un segnale al governo britannico, a cui si sono aggiunti atti di nazionalismo, Londra ha inviato una nave da guerra per “difendere” i propri territori, causando un incidente diplomatico con il governo di Madrid.
Margallo e Timerman sembrano quindi decisi a sfruttare l’occasione di questa Assemblea all’Onu per chiedere, ancora una volta, a Londra di porre fine a quello che spesso è stato definito colonialismo e per ribadire la posizione dei loro governi, quello di Rajoy ma soprattutto quello della presidente argentina, Cristina Fernandez de Kirchner, che sin dall’inizio del suo mandato ha fatto della questione Malvine uno dei propri cavalli di battaglia.

da Notizie Geopolitiche



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