Partiamo dal presupposto che se siete qui perché Gears of War vi piace. È normale, Marcus è stato uno dei personaggi più “fighi” di tutta la scorsa gen e in generale Gears of War ha praticamente rivoluzionato il genere dei TPS portandolo ad un livello nuovo. Microsoft questa volta ha gestito la sua mano nel migliore dei modi, un E3 incredibile e privo di momenti morti e con le carte migliori come gran finale. Un Gears of War rimasterizzato sapevamo che sarebbe arrivato anche se non immaginavamo di poterlo già provare in questi giorni, mentre il quarto capitolo ci ha mostrato forse più di quanto ci aspettassimo. Un istante dopo la fine della conferenza ci siamo lanciati sulla nostra Xbox One e abbiamo messo in download Gears of War: Ultimate Edition. Dopo innumerevoli partite e altrettante imprecazioni siamo pronti a condividere con voi cosa ci è piaciuto della beta e cosa no.
Ritorno a casaPrima di lanciarci nelle nostre impressioni cercheremo di fare un piccolo recap di cos’è Gears of War Ultimate Edition. Similmente a quanto fatto con Halo, gli studi Microsoft hanno visto che la serie poteva dire la sua anche in questa gen avara di innovazioni, l’unica cosa da fare era un passaggio dal chirurgo plastico. Quando il titolo arriverà sugli scaffali digitali e fisici i giocatori potranno giocare la prima campagna più alcuni capitoli inediti per chi l’ha provato sulla console. Ai tempi del lancio del primo episodio della serie a causa di alcuni ritardi, cinque capitoli furono tagliati dalla versione Xbox 360 e rimasero esclusiva PC. Tutte le parti inedite della campagna saranno presenti e integrate in questa edizione. Complessivamente è una aggiunta di circa un’ora e mezza, non è tantissimo, ma si tratta di un aspetto sicuramente apprezzabile visto che l’avventura si conclude in circa cinque ore. Sui contenuti rivolti al single player gli sviluppatori sono rimasti ancora molto vaghi e non si sa se in futuro arriveranno le campagne dei seguiti, cosa comunque probabile.
Al contrario per quanto riguarda il multiplayer le notizie arrivate sono molte, dal giorno dell’annuncio ufficiale è stata aperta una beta pubblica per tutti i possessori di Xbox One con account Gold. Gli sviluppatori, con una certa costanza, stanno migliorando e aggiornando il gioco, anche grazie al feedback degli utenti, cosa che continuerà presumibilmente fino al momento del rilascio. Se oggi non avete ancora scaricato il gioco, ci dispiace informarvi che la beta è stata chiusa e solo un ristretto gruppo di utenti possono continuare a giocare. Al Day one sono previste tutte le mappe originali e i DLC, si parla di una ventina di arene, mentre saranno disponibili sei modalità con un occhi di riguardo al mondo competitivo.
Lanciata la prima partita online il gioco è sempre incredibilmente immediato e anche se erano anni che non prendevamo in mano un launcer ci siamo subito trovati a nostro agio tra le capriole e le granate. Inizialmente era disponibile solo la una mappa “ingorgo” una tra le più rappresentative e apprezzate della serie, successivamente è stata sbloccata anche una seconda, e ci dispiace pensare che dovremo aspettare due mesi prima di poter tornare a giocarci.
Se gli scontri vi sembreranno un po’ diversi è perché Gears of War: Ultimate Edition utilizza un gameplay che è una fusione tra quello di Gears of War 1 e 3. Le modifiche le noteranno soprattutto coloro che hanno passato centinaia di ore nel multiplayer e che non vedono l’ora di riaprire una stagione competitiva. All’atto pratico è evidente come il sistema di tuffi e rimbalzi è molto più simile al primo Gears che al terzo. Questo si traduce in una minor velocità nei movimenti, e un minor rimbalzo per i soldati. Naturalmente parlare di lentezza con un gioco del genere è una esagerazione, le partite sono sempre incredibilmente frenetiche senza sacrificare il lato strategico e le capacità individuali. I professionisti sentiranno la mancanza del mantle kick, quella mossa che permetteva di arrivare dietro un riparo da una certa distanza. Allo stesso tempo sono o saranno presenti al lancio numerose mosse introdotte nel terzo capitolo, come la possibilità di cambiare arma durante la corsa o il sistema di soccorso ai compagni migliorato. Le armi trasmettono la solita grandiosa sensazione di potenza, dove ogni colpo sembra far male e può essere letale. Al momento ci sono alcune discussioni sul bilanciamento, le granate sono state un po’ depotenziate per favorire gli scontri corpo a corpo. Allo stesso tempo il fucile a pompa necessita ancora di qualche aggiustamento visto che è fin troppo potente anche da media distanza.
Graficamente Gears non è mai stato tanto bello e gli aggiornamenti si vedono sotto tutti i fronti. Sia i Cog e le locuste sono ricche di dettagli sopratutto nelle armature e nelle ambientazioni. Solamente il viso dei protagonisti sembra accusare un po’ gli anni che porta. Nonostante questo la parte del leone la fa il framerate che fin da adesso si è dimostrato assolutamente affidabile. Il gioco si muove a 1080p con 60 fps quasi sempre stabili e anche nelle situazioni peggiori non l’abbiamo mai visto perdere colpi in maniera significativa. Dobbiamo aspettarci grandi cose anche dal lato sonoro con le tracce rimasterizzate per essere ascoltate a tutto volume. Il netcode si è dimostrato all’altezza e anche in questa fase di beta non ha mai dato problemi. Naturalmente dovremo vedere come si comporterà al rilascio quando i server saranno decisamente più stressati.