Verona perde uno dei suoi industriali più celebri, Teofilo Sanson. L’ormai ex re dei gelati, nonché mecenate dello sport, si è spento venerdì pomeriggio verso le cinque all’età di 87 anni. (da Corriere.it)
La sua ultima fu epocale: gol di Gerolin al tramonto di un’Udinese-Napoli (2-1) e salvezza, con l’inferno della B che sembrava scritto solo venti minuti prima, sotto 0-1 (aveva segnato Pellegrini III, come Sentimenti e i tanti numeri romani). La sua prima fu quando Pellegrini III, quella volta dalla sua parte, segnò il gol con il Seregno (1-0). Era la prima partita nel catino del Friuli appena inaugurato, gli si aprì un sorriso-gelato, felicità di bambino.
I presidenti di prima erano stati Bruseschi e Brunello, calcio vintage. Con Sanson l’Udinese si issò fino alla serie A. Dopo anni di C e di cavalcate mai completate (3 volte seconda, 2 volte terza negli anni Settanta), era arrivato un manager con soldi e capacità di ascolto: Giacomini e Dal Cin lo informarono bene. Formazione storica, ma due uomini su tutti: Del Neri e Ulivieri, che stava declinando nel Foggia e si risvegliò in bianconero. Non li pagò in gelati, ne riebbe in cambio luce e gol.