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Gelée di birra al luppolo

Da Aboutgarden

Maggio, tempo di Orticola.
Quest’anno, alla mostra-mercato milanese dedicata a fiori e piante (Milano, dal 10 al 12 maggio) debutterà il luppolo: AssoBirra ha scelto la manifestazione simbolo delle ultime tendenze del green life style per raccontare tutta la storia e la natura contenute in un bicchiere di birra, le semplici, ma imprescindibili, regole  per servirla al meglio e i suoi abbinamenti con l’eco-cucina.

Il cuore della presenza di AssoBirra a Orticola sarà la “Pergola del luppolo”: uno spazio relax, nella migliore tradizione dei Beer Garden di tutto il mondo, realizzato con due materie prime della birra (orzo e luppolo), dove gli appassionati di gardening riceveranno l’opuscolo “Birra e Orto” e potranno scoprire tutti i segreti di questa bevanda.

Alcuni blogger sono stati invitati ad interpretare la birra per alcune ricette.

La mia proposta una Gelée di birra per accompagnare crostini caldi con chèvre su letto di misticanza con noci e pomodorini confit.

Gelée di birra con luppolo

gelatina di birra

Gelée di birra

1 litro di birra
300 gr. di zucchero di canna
1 busta di Fruttapec

Preparazione:

E’ necessario dapprima liberare la birra dall’anidride carbonica che cuocendo formerebbe un eccesso di schiuma.
In una pentola dai bordi molto alti versare la birra e lasciare riposare per tutta la notte.
Il giorno seguente aggiungere lo zucchero e Fruttapec e portare a ebollizione. Abbassare la fiamma e proseguire la cottura finché il liquido non si sarà ridotto di 1/3, l’operazione richiede circa 10 minuti. Versare nei vasetti, tappare e sterilizzare.

Gelée di birra con chèvre

Preparare i pomodorini dopo averli tagliati a metà per la loro lunghezza, si cospargono di gelée di birra e si mettono per qualche minuto a cuocere in forno fino a caramellarli.

Su un lettino di misticanza delle più tenere insalatine condite con una leggera vinagrette, adagiare alcuni pomodorini confit, il crostino caldo con chèvre e completare con qualche noce. La gelée di birra si sposa con delicatezza a questo piatto che sarà accompagnato da una buona birra servita fresca!

Birra in giardino…

“Il piacere informale e trasversale di una birra è adatto a diverse occasioni… ma che fare con gli avanzi di bevanda rimasti sul fondo della bottiglia o del bicchiere? Potrebbero essere riutilizzati con successo in giardino o sul terrazzo.

Per esempio, offrire un “sorso di birra” di tanto in tanto farà crescere i gerani più rigogliosi e forti, mentre tamponando le foglie delle piante con un batuffolo di ovatta imbevuta di birra ridarà loro lucentezza. Anche presi singolarmente gli ingredienti di una chiara possono aiutare l’appassionato di gardening: l’aggiunta di lievito di birra all’acqua per annaffiare (in una proporzione di 3 cucchiai per 10 litri di acqua) aiuterà la formazione di nuovi boccioli sulle rose.

La birra è anche un antiparassitario naturale contro lumache e limacce: basta riempire di birra un contenitore e sotterrarlo fino all’orlo; le lumache, attirate dal suo odore, cadranno nel contenitore e non riusciranno ad uscire; al mattino possono così venire spostate con rapidità.

E perché non fabbricare in casa un fertilizzante naturale alla birra? Basta mescolare l’equivalente di una lattina di birra con una tazza di ammoniaca, una tazza di sale inglese e due tazze di acqua per ottenere un concime naturale che, spruzzato sulle piante, le farà crescere più forti e vigorose.”



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