Ieri sera dopo aver letto la squisita ricetta sulla Crostata di fragole e ricotta ricoperta con cuori di frolla
vengo contattato dall’autrice, conosciuta tramite Facebook, che mi ringrazia per il commento e per averla apprezzata. E dire che pensava di non pubblicare niente avendo qualche perplessità sulle foto da inserire. Da lì è nato uno scambio di battute sulla qualità delle foto che uso per le mie, rare, ricette di dolci.
Non sono quasi mai dei capolavori perché l’impiattamento mi frega sempre (e a dirla tutta mi sta pure sulle balle). Sarà che sono tendenzialmente un tamarro e non metto troppo impegno nella parte scenografica. Sarà che sopporto sempre meno le micro porzioni che gli chef ci propinano, quelle caccole di risotti o pasta che non sfamerebbero nemmeno una formica, le creazioni a torre o piramide che vedo nei programmi televisivi di cucina. Quelle che necessitano di istruzioni per capire come si possono mangiare senza slogarsi la mascella.
#200316656-001 / gettyimages.comIn ogni caso devo prestare più cura alla presentazione dei miei piatti visto che le esibisco sul web. Melissa (l’autrice della ricetta e del blog citati prima) vedendo uno dei miei “capolavori” sostiene che non sia poi così osceno e che comunque sembra invitante e gustoso.
Effettivamente lo è, quindi approfitto di questo input notturno per vincere la mia solita pigrizia e scrivere la ricetta.
Gelo di limone
Fragole come se piovesse, fragole come se non ci fosse un domani, montagne di fragole. E che c’entrano con il Gelo di limone? Tranquilli non mi sono rincojonito, ma questo abbinamento per me è imprescindibile. Nella macedonia assieme a banana e ananas o come gusto del gelato, d’estate il mio preferito. Sì perché ho il gelato estivo e quello invernale e come per l’abbigliamento faccio il cambio di stagione, perché fa differenza un cono nutella, caffè e nocciola mangiato quando fuori ci sono 18° con quando ce ne sono 35°, mentre una coppetta fragola e limone vince sempre contro ogni “callara“.
#132075549 / gettyimages.comTornando alla ricetta gli ingredienti sono pochi e la procedura da seguire è semplice, forse solo un po’ noiosa.
800 ml di acqua, 200 grammi di zucchero, 200 ml di succo di limone, 90 grammi di amido di mais (maizena).
Prima di iniziare la preparazione del gelo di limone mi sono dedicato alla salsa e qui sono andato a occhio con le quantità. Ho sminuzzato grossolanamente le fragole e le ho messe in un pentolino dai bordi alti, aggiungendo due cucchiai di zucchero e uno, scarso, di brandy.
È ora di tornare al gelo di limone mettendo sul fuoco, a fiamma non troppo vivace, una pentola con l’acqua e lo zucchero. Giriamo fino a quando quest’ultimo si sarà sciolto per bene (l’acqua dovrà diventare nuovamente limpida) e incorporiamo il succo di limone, precedente filtrato. Mescoliamo e aggiungiamo la maizena opportunamente setacciata.
Bisogna far arrivare al punto di ebollizione e lasciare sul fuoco, girando di continuo, fino a che il composto non avrà una consistenza collosa. Spegniamo la fiamma, versiamo nelle apposite coppette e lasciamo intiepidire per poi conservare in frigo per almeno due ore prima di servirle.
Nel frattempo le fragole hanno rilasciato la giusta quantità di liquido e posso metterle a cuocere su fuoco dolce per una decina di minuti. A questo punto, spenta la fiamma, le ho frullate lasciando raffreddare la salsa ottenuta. Andrà versata sul gelo di limone prima di servirlo, ma io ho voluto esagerare aggiungendo anche una dadolata di fragole.
E poi ho esagerato ancor di più aggiungendo fragole e melone tagliati a dadini, creando una macedonia molto alternativa (non avevo altra frutta se no aggiungevo ancora).
Come ho scritto all’inizio: fragole come se piovesse, montagne di fragole.